claudia - 18-03-2004 |
Grazie a Maurizio Titriticco. Leggendo l'intervento, mi é sembrato di avere l'interprete dei miei pensieri e di molte/i altri colleghi. Tutto ciò che sostiene non fa una grinza: é la nostra voce. Claudia |
Pierluigi Nannetti - 21-03-2004 |
Non è la prima volta che il Presidente del Consiglio usa l'aggettivo "sovietica" a proposito della carta costituzionale. Ed è evidente che, con tale aggettivo, voglia dare un giudizio assolutamente spregiativo. Allora mi pare evidente, che debba rendere conto del fatto che ha giurato fedeltà alla carta costituzionale, come del resto hanno fatto tutti gli altri ministri, proprio per assumere la funzione istituzionale attualmente ricoperta. Delle due l'una: o si é trattato di ignoranza (si é giurato fedeltà a qualcosa che non si conosceva bene), o si é trattato di spergiuro (si é giurato fedeltà a qualcosa verso la quale non si aveva nessuna intenzione di essere fedele fin dall'origine). E' ovvio che la Costituzone non sia da trattare come un testo intangibile, in quanto si può rivedere con le regole da essa stessa dettate con l'art. 138. La decenza, tuttavia, vorrebbe che chi la ritiene spregevole operi, prima, per un suo cambiamento e, solo dopo, giuri di voler operare per la sua fedele applicazione. Domando se non sia il caso di chiedere con forza a Berlusconi e ai suoi ministri di rendere conto di ciò, non solo sul terreno morale, ma anche su quello politico. Premesso ciò, vorrei anche invitare ad una seria riflessione sul problema dell'Autonomia delle Istituzioni Scolastiche, perché anche ciò pone un problema di rispetto del dettato costituzionale. Il problema é il rapporto con l'art. 33, che assegna all'istruzione una funzione nazionale, che potrebbe essere messa in discussione proprio dalla cosiddetta autonomia delle singole scuole. E' vero che ciò comporta un giudizio complessivo sulla riforma costituzionale del titolo V, avvenuta nel 2001, ma, secondo me, un ripensamento sul senso generale di quella riforma non può essere eluso, proprio per non correre il rischio di giurare sul rispetto della Costituzione e poi, magari con le migliori intenzioni, fare il contrario. Grazie Pierluigi Nannetti |
giorgio dellepiane garabello - 21-03-2004 |
però ...dilla tutta: la riforma del titolo V della Costituzione l'ha fatta il precedente governo di centro-sinistra. man mano che leggo l'articolo mi sorprendo: ma se la dipersione in Italia, ovvero il disagio dichiarato dai ragazzi, rasenta il 40% ...COME può essere credibile affermare che noi stiamo andando meglio, a confronto «di altri paesi»? veramente il caro Don Milani (che comincia a sentirsi tirato per la giacchetta da tutti, ovunque egli sia...) diceva che non-v'è-nulla-di-più-ingiusto che «fare parti uguali fra diseguali», ovvero offrire a tutti lo stesso percorso scolastico. |