Al Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Al Dirigente Regionale del Veneto
Al Dirigente del C.S.A. di Venezia
Alle OO.SS. CGIL, CISL, UIL, SNALS
Agli Organi di Stampa
Ai Genitori del 2°Circolo didattico di Portogruaro VE
Il Collegio dei Docenti del 2°Circolo didattico di Portogruaro VE, riunito in data 12 febbraio 2004 in merito al Decreto Legislativo d’attuazione della Legge 53/03 licenziato dal Consiglio dei Ministri il 23.01.04,
DICHIARA
di rifiutare l’individuazione dei criteri che dovrebbero istituire la figura del docente TUTOR e ribadisce che non debbano essere indicate dal Collegio le misure applicative per far avviare la riforma, per i seguenti motivi:
il Collegio valuta negativamente l’ingresso alla prima elementare di bambini/e di cinque anni e mezzo e di due anni e mezzo nella scuola dell’infanzia, perché rappresenta una forzatura dei naturali tempi di sviluppo cognitivi del bambino, crea forte disomogeneità nelle classi e nelle sezioni e ripristina un concetto di scuola come luogo prevalentemente di mera custodia;
ritiene che le misure di taglio del tempo scuola, con conseguente stravolgimento della positiva esperienza del Tempo Pieno/Prolungato, debbano essere respinte perché non confacenti con lo sviluppo di una scuola pubblica di qualità;
respinge sia l’istituzione dell’insegnante Tutor denominato anche “prevalente”, sia l’invito arbitrario ad individuare criteri interni al Collegio per l’assegnazione di incarichi di prevalenza e tutoraggio;
a maggior ragione ritiene che vadano respinti i tentativi di istituire tali ruoli da parte dei Dirigenti scolastici, poiché non essendo ancora stabilito dal Ministero quali saranno i criteri di scelta adottati, ciò si configurerebbe come una presa di posizione illegittima, prematura e arbitraria;
considera grave che dopo anni di sperimentazione ed esperienza di Tempo Pieno/ Prolungato, di collegialità di contitolarità, di cooperazione educativa, si torni a riproporre il docente “tuttologo”;
nella scuola dell’infanzia tutta la didattica e la progettazione si è sempre basata sulla più ampia progettazione comune tra i docenti e si è sempre valorizzata la collaborazione con il personale non-docente;
nella scuola elementare gli insegnanti hanno frequentato centinaia di corsi di aggiornamento per perseguire una migliore professionalità e tutti hanno approfondito gli aspetti metodologici di discipline precise, non tener conto di questo grande sforzo condotto dai docenti, ma anche dall’amministrazione, significa gettare nel caos migliaia di docenti che intendono svolgere con serietà il loro compito professionale.
Per quanto espresso il Collegio dei Docenti riafferma di non essere disposto ad individuare i criteri per l’istituzione di una figura in palese contrasto con la Costituzione (artt.33,97), con la normativa vigente sul ruolo e sulla funzione dei docenti (artt.24, 25 CCNL e art.395 DL.vo 297/94) e che di fatto introdurrebbe una gerarchizzazione nel corpo docente con conseguenti pericolose derive di frammentazione. Questa scelta, non condivisa dai docenti, essendo stata voluta dall’attuale Ministro è a sua totale carico, se Ella la vuole attuare ne deve assumere la responsabilità politica con tutte le conseguenze che ne derivano.
Approvato all’unanimità dal Collegio dei Docenti.