Due metri di babysitter
Beniamino Sidoti - 21-06-2003


Kjersti Wold è una scrittrice norvegese che va ad arricchire il catalogo degli Istrici (Salani) con "Due metri di babysitter", una storia con un cast insolito ma rassicurante.
I protagonisti principali sono Cioè, un bambino di dieci anni e un metro e trentatré, e Duemetri, un babysitter di ventitrè anni presumibili e due metri tondi di altezza.
Comprimari: genitori viaggiatori (un economista e un'esperta di cucina), vicine di casa, compagni di classe, cani.
L'ambiente ricorda gli scenari delle vicende di Olle tira e molla (di Klaus Hagerup) altro bambino norvegese coinvolto in vicende sentimentali e con una famiglia non regolare... molta neve, vicende sportive, innamoramenti e inimicizie.
La storia è ben scritta e procede per piccoli colpi di scena e tuffi al cuore, fra buoni sentimenti e utili bugie, e racconta (a grandi linee) del bisogno di Cioè di affermarsi (anzitutto nel calcio) e della sicurezza che gli fornisce questo babysitter bambinone affetto da sindrome di Peter Pan: insieme i due riescono ad aiutarsi e a crescere.

Kjersti Wold, Due metri di babysitter, Salani, Gli istrici, Milano, giugno 2003, illustrazioni di Antongionata Ferrari; 184 pagine, euro 7,50

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