Da Piero Fassino
Francesco Mele - 01-04-2003
Cari amici,

vi ringrazio per avermi scritto.

La nostra assenza al voto finale alla Camera non era dovuta ad altri impegni o a chissà cosa, era invece frutto di una decisione politica che intendeva far sì che non si arrivasse al numero legale e si potesse così rimandare la votazione.

Non si è riusciti ma questo perché nel Parlamento Italiano vi è una maggioranza di centrodestra e un’opposizione di centrosinistra e non, purtroppo, viceversa.

Noi ci impegniamo per avere una scuola migliore.

E’ nostra convinzione che un paese non possa crescere ed essere competitivo se non possiede una formazione di alto livello. Purtroppo la controriforma della Moratti porta la scuola italiana a notevoli passi indietro e rende il nostro paese sempre più povero culturalmente e sempre meno in grado di competere con gli altri paesi europei.

Cordiali saluti
Piero Fassino


**********************************************************


Spett. on.le Fassino,

la sua risposta al nostro appello se da una parte ci fa piacere perchè testimonia della sua sensibilità alle sollecitazioni che vengono dal basso, dall'altra parte ci preoccupa perchè risulta un po' sfasata rispetto al merito delle contestazioni contenute nell'appello citato.

In quell'appello noi contestavamo a lei e ad altri numerosi suoi colleghi dell'opposizione, di essersi assentati dalla Camera durante la discussione della legge delega sulla scuola; in particolare durante alcune votazioni topiche che con una presenza più militante dell'opposizione avrebbero potuto avere un esito negativo per il governo.

Si tratta delle prime due votazioni della seduta dell'11 febbraio (pregiudiziali di costituzionalità e di merito) e delle prime due del 13 febbraio (emendamenti proposti dall'opposizione).

Le ho definite topiche perchè si sono risolte con scarti veramente contenuti (fino a soli 16 voti!) tra maggioranza e opposizione.

Nel suo caso però l'assenza ha riguardato tutte le 13 votazioni dell'11 febbraio, e tutte le 29 votazioni del 13 febbraio.

Non nego che lei abbia potuto avere delle valide ragioni per non essere presente in quei giorni, mentre si perdeva una buona occasione per mettere in minoranza il governo, ciononostante riteniamo lecito chiedergliene conto anche per il suo ruolo di segretario del principale partito di opposizione.

Cordiali saluti
Francesco Mele


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 sandra    - 01-04-2003
Strano...era sembrato che tutti gli altri assenti non lo sapessero.
Comunque anche se fosse...personalmente lo trovo un modo un po' pietoso di fare opposizione.....

 ilaria ricciotti    - 01-04-2003
Caro Fassino dovete mettercela tutta, per far sì che la scuola non diventi ancor più brutta.
Lo so che il vostro ruolo è un po' difficoltoso, ma se avete bisogno rivolgetevi a chi vi ha dato il voto.
Noi cittadini sapremmo sostenervi senza che a voi saltino i nervi.
Noi abbiamo capito tante cose...
dobbiamo far rifiorire margherite e rose.
Uniti contro chi non accettiamo si potrà fare soltanto se ci stringeremo la mano, se lasceremo da parte i battibecchi che rischiano di farci diventare stanchi e vecchi.
Molti sono stati e saranno con voi, ma per favore a volte non fate gli eroi!
Questo governo si potrà battere democraticamente, soltanto se si accetterà di parlare con la gente.
Soltanto se si farà capire a tutti quanti, che la politica è diversa da coloro che sono soltanto dei politicanti.
Soltanto se smetteremo di sognare...
e stare bene attenti a non farci più fregare.
Cominciamo nuovamente a scendere in piazza uniti e compatti, per protestare con coloro che non hanno saputo mantenere i numerosi patti.
La scuola è un esempio eclatante, a molti docenti rimarranno soltanto le mutande.
Ma ciò che più rattrista il cuore e la mente, è sapere che fine farà il povero studente.
Operaio o manager o intellettuale, non tutti a 13 anni sapranno cosa fare.
E' una scuola vecchia quella proposta, che non vogliamo perchè non è nè giusta, nè nostra.