La riapertura delle iscrizioni? No, grazie.
Leonardo Domenici - 18-03-2003

Leonardo Domenici, Presidente dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI) ha scritto una lettera al Ministro dell’Istruzione Letizia Moratti in merito alla applicazione della Riforma della scuola. Nel testo, Domenici sottolinea le difficoltà che una riapertura generalizzata delle iscrizioni provocherebbe ai Comuni italiani e ricorda i problemi economici pendenti. I Comuni, afferma Domenici, aspettano infatti di “conoscere come il Governo intenda fornire loro i mezzi per rispondere alla domanda della nuova utenza”.




Roma, 14 marzo 2003

Dott.ssa Letizia Moratti
Ministro dell'Istruzione Università e Ricerca
V.le Trastevere, 76/A
00154 Roma


Gentile Ministro,

la Riforma della scuola, da Ella fortemente voluta, è ormai Legge ed i Comuni, pur mantenendo alcune posizioni critiche, a Lei ben note, ritengono comunque di doverLe augurare un buon lavoro per la realizzazione del miglioramento della scuola italiana, obiettivo che sta a cuore a tutti noi, che ne conosciamo le difficoltà e ne sosteniamo quotidianamente il funzionamento.

Ci auguriamo pertanto che al di là delle questioni di principio che rimangono, il lavoro congiunto, ancora in corso, per la verifica della sperimentazione dell’anticipo, possa essere completato prima che si provveda alla riapertura delle iscrizioni nella scuola dell’infanzia, nel rispetto degli accordi intervenuti al momento della scrittura delle regole per la sperimentazione.

Una riapertura generalizzata delle iscrizioni, già per il prossimo anno scolastico, con l’accesso di bambini più piccoli, senza una puntuale, validata e concorde valutazione delle loro necessità e delle modalità per farvi fronte, metterebbe in crisi prima di tutto le altre famiglie che si aspettano l’ingresso in luoghi accoglienti e professionalizzati, oltre che le amministrazioni e le stesse scuole, per la incertezza nel numero e nella tipologia dei nuovi utenti, che renderebbe impossibile adempiere in modo concreto alla funzione educativa propria della scuola dell’infanzia, trasformata in mera custodia.

I Comuni sono anche molto preoccupati per i notevoli problemi economici che deriveranno agli Enti Locali dai nuovi ingressi nella scuola elementare e aspettano di conoscere come il Governo intenda fornire loro i mezzi per rispondere alla domanda della nuova utenza.

Non risulta infatti che nella Legge, nonostante le richieste già avanzate, siano stati previsti finanziamenti per i nuovi oneri conseguenti la fornitura di locali, mense scolastiche, trasporto riservato, arredamento, materiale didattico e tutto quello che non solo Ella ma anche noi riteniamo debba accompagnare i ragazzi nel loro percorso scolastico.

Nessuna risposta fino ad oggi abbiamo ottenuto rispetto a questi problemi, come per quello gravissimo della messa a norma degli edifici scolastici, ci auguriamo signor Ministro che, esaurita la fase complessa del confronto parlamentale Ella voglia trovare il modo per rassicurare i Comuni e le famiglie che l’ingresso nella scuola riformata sarà accompagnato da tutte le misure per renderlo veramente utile ai giovani ed al Paese.

In attesa di conoscere la sua risposta Le auguro nuovamente buon lavoro.

Leonardo Domenici



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