breve di cronaca
Studiare musica non è uguale per tutti
Scuola oggi - 14-03-2003

Non vedente, vietato arrivare al diploma di conservatorio. Un caso sconcertante. P.B, un ragazzo di 15 anni che frequenta il secondo anno del liceo musicale del conservatorio di Milano, con ogni probabilità sarà costretto ad abbandonare il corso di studi. Una strada difficile da percorrere perchè oltre alla frequenza al liceo si devono seguire i corsi di strumento. E qui nasce il problema. Entro l'anno deve sostenere un esame di pianoforte, ma il suo insegnante gli ha già detto: "Non ce la farai a superarlo". Se così fosse dovrebbe automaticamente abbandonare anche la frequenza al liceo. Sarebbe la morte di un sogno. Ma la madre non si rassegna ed ha chiesto all'Unione ciechi un intervento di tutela: "Per un non vedente - dice - è più difficile seguire la scuola. Perchè non rispettare i suoi tempi di apprendimento?". B.P. si era iscritto al liceo musicale per essere facilitato a seguire contemporaneamente anche il conservatorio. "In un'altra scuola - continua la madre - sarebbe stata un'impresa quasi impossibile. In effetti al liceo sta raggiungendo risultati positivi, ma per imparare lo strumento deve imparare tutto a memoria, perchè non può leggere uno spartito come tutti gli altri. Normale dunque che debba impiegare più tempo per raggiungere il risultato finale. Ma questo non perché sia meno capace degli altri, ma perchè ha delle difficoltà in più per mancanza di strumenti a lui adeguati". Enrico Lisi, il maestro che segue da sempre il ragazzo ammette: "Questi sono i meccanismi del corso di studi. Un problema per un non vedente, perchè ha bisogno dei suoi tempi per studiare". Adesso il caso è nelle mani dell'Unione ciechi e della Cisl scuola.

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