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L'Arcobaleno di Berlusconi
Il Manifesto - 11-02-2003
L'Arcobaleno di Berlusconi

di ANGELO MASTRANDREA
L'offensiva «umanitaria» potrebbe partire già allo scoppio delle prime bombe su Baghdad. Con tanto di appello all'unità degli italiani e alla solidarietà, e magari con qualche testimonial d'eccezione, in puro stile berlusconiano. E' così, con una grande campagna politico-mediatica, che Palazzo Chigi sta studiando il modo per non apparire guerrafondaio dinanzi a un'opinione pubblica che nella stragrande maggioranza, come dimostrano i sondaggi, non vuole la guerra all'Iraq, e contemporaneamente rispondere alle richieste di Bush, che avrebbe chiesto all'Italia la gestione degli aiuti umanitari. Il tutto trasmesso, con gran battage pubblicitario, sulle reti Rai come su quelle Mediaset, sui giornali come sulla cartellonistica stradale, in una sostanziale riedizione della Missione Arcobaleno, inventata dall'allora centrosinistra al governo per l'emergenza umanitaria durante la crisi del Kosovo, nel `99. Il «battesimo umanitario» dell'Italia avvenne infatti attraverso la combinazione di un intervento pubblico e, novità assoluta, una sottoscrizione straordinaria che scavalcò la mediazione delle agenzie Onu e riguardò direttamente i governi interessati e le organizzazioni che ricevevano il finanziamento. All'epoca, la stessa destra contestò la missione e la gestione degli interventi, ma anche diverse ong rifiutarono i soldi di un governo che aveva sostenuto l'intervento militare. Anche stavolta nel mondo delle organizzazioni non governative c'è molta discussione sull'opportunità o meno di accettare i fondi statali, e in molti stanno pensando al lancio di una campagna alternativa, alla quale potrebbero aderire, questa volta, anche organizzazioni che all'epoca non disdegnarono i finanziamenti della Missione Arcobaleno. Intanto, gli Stati uniti hanno donato dodici milioni di dollari all'Acnur per far fronte all'emergenza profughi. L'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati aveva rivolto un appello ai paesi donatori, e altri stanziamenti potrebbero essere decisi nella riunione dei ministri finanziari del G8 a Parigi, alla fine del mese.
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