breve di cronaca
Signor Presidente della Repubblica...
Gilda ins. - 30-12-2002

L'APPELLO DI 21 ASSOCIAZIONI AL PRESIDENTE CIAMPI:
"CARO PRESIDENTE, GARANTISCA LA LIBERTÀ D'INSEGNAMENTO
E UNO SVILUPPO CRITICO AI NOSTRI RAGAZZI"




Signor Presidente della Repubblica, ci rivolgiamo a Lei in quanto garante
dell'osservanza dei principi costituzionali, esprimendoLe forte
preoccupazione per la risoluzione dell'on. Garagnani, che impegna il governo
a vigilare sull'oggettività dei libri di testo di storia.
Non siamo i soli a leggervi un attacco alla libertà della cultura e alla
libertà di insegnamento e di apprendimento. La risoluzione 7-00163 approvata
dalla VII Commissione della Camera l'11 dicembre scorso è contraria all'art.
33 della Costituzione ("L'arte e la scienza sono libere e libero ne è
l'insegnamento") e all' articolo del TU delle norme vigenti in materia di
istruzione, che garantisce "ai docenti la libertà di insegnamento, intesa
come autonomia didattica e come libera espressione culturale del docente",
al fine di "promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni
culturali, la piena formazione della personalità degli alunni" (dpr
16.4.1994, n.297).
Il principio costituzionale e la norma che lo interpreta rendono impossibile
il ritorno a forme di controllo sui libri di testo e di censure di Stato,
che appartengono ad altre epoche della nostra storia. Tocca da un lato al
dibattito storiografico, dall'altro alla ricerca didattica e in ultima
analisi alla libertà degli autori, degli editori, dei docenti di storia e
dei rispettivi collegi assumere responsabilmente decisioni circa la stesura,
la stampa e l'adozione dei libri di testo, di storia come di tutte le altre
discipline. La scuola ha il compito, e la capacità, di presentare opzioni
culturali differenziate e diversi punti di vista, per permettere la crescita
di un pensiero autonomo e critico.
Noi ricordiamo quanto da Lei è stato più volte messo in evidenza, e quanto
ha ribadito con grande forza all'apertura dell'anno scolastico,
sottolineando la funzione pubblica e il ruolo nazionale della scuola, luogo
dove si costruisce la cittadinanza italiana, europea e mondiale e si forma
nel confronto fra opinioni, storie e culture la coscienza democratica,
collettiva e identitaria del Paese.
La ringraziamo per l'attenzione con cui sta seguendo la vita della scuola,
convinti che, attraverso la libertà dei docenti e dei dirigenti, si difenda
il diritto di tutti i giovani a un'informazione e a una formazione plurale e
libera, premessa e garanzia dello sviluppo della democrazia nel nostro
Paese.

Hanno aderito:
AIMC, associazione italiana maestri cattolici; AND, associazione nazionale
docenti; ANDIS, associazione nazionale dirigenti scolastici; ANP,
associazione nazionale presidi; CIDI, centro di iniziativa democratica degli
insegnanti; CIRCOLO "Gianni Bosio"; CLIO '92; FNISM, federazione nazionale
italiana scuola media; GISCEL, gruppo di intervento e studio nel campo
dell'educazione linguistica; INSMLI, istituto nazionale per la storia del
movimento di liberazione in Italia; IRSIFAR, istituto romano per la storia
d'Italia dal fascismo alla Resistenza; LANDIS, laboratorio nazionale per la
didattica della storia; LEND, lingua e nuova didattica; LEGAMBIENTE, scuola
e formazione; MCE, movimento di cooperazione educativa; UCIIM, unione
cattolica italiana insegnanti medi; CGIL scuola; CISL scuola; UIL scuola;
SNALS; GILDA degli insegnanti.


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