L'assemblea dei bibliotecari esternalizzati dell'Università di Torino
CUB Piemonte Ufficio Stampa - 30-04-2014
Il 28 aprile l'assemblea dei bibliotecari esternalizzati si è riunita
per valutare la proposta pervenuta di modifica oraria, giunta dalla
ditta Re.Uni.To, per realizzare il prolungamento dell'orario di apertura
della biblioteca Bobbio del campus Luigi Einaudi.

L'assemblea, dopo un lungo dibattito, ha ritenuto non accoglibile tale
proposta.

Per i lavoratori significherebbe aumentare i carichi di lavoro,
eliminando le compresenze, in una situazione già di per se al limite
(alcune postazioni sono ancore prive delle linee telefoniche!). Tale
aumento, a giudizio dei lavoratori, andrà tutto a discapito della
qualità del servizio offerto, diminuendo la capacità di assistenza
all'utenza, fino al blocco di alcuni servizi durante una parte degli
orari di apertura per mancanza di personale. Non si capisce quale sia il
fine di questa operazione che punta esclusivamente alla quantità
piuttosto che alla qualità.

La proposta della turnazione del sabato tra tutti i dipendenti è
corretta, ma così come è stata proposta comporta sacrifici per i
recuperi nelle ore settimanali, che a volte vengono sovrapposti a turni
fissi (una delle proposte arriva a chiedere 11 ore di lavoro consecutive
ad un dipendente).

L'utilizzo degli studenti non è corretto perché è strutturale per il
funzionamento dell'orario proposto mentre il compito dei borsisti è
quello dell'affiancamento. È un rischio ipotizzare di far funzionare la
biblioteca con gli studenti: il loro interesse è quello di frequentare,
studiare e terminare con profitto la carriera scolastica e le 200 ore
sono una borsa di studio non un vero contratto di lavoro.
Inoltre chi formerà gli studenti? Contando il fatto che il loro
contratto è di 200 ore non rinnovabili, con i turni proposti vi sarà un
ricambio totale ogni 2 mesi.

Scorretto è stato giudicato anche il comportamento dell'Università:
ragionando in esclusivi termini di ore ci si dimentica che quelle ore di
lavoro sono fatte da persone in carne ed ossa che hanno diritto ad una
vita che non può essere modificata per imposizione superiori. Inoltre è
inaccettabile che il prolungamento dell'orario venga proposto
peggiorando le condizioni di lavoro, semplicemente modificando gli orari
dei bibliotecari esternalizzati.
Nella proposta attuale l'Università non investe alcuna risorsa, anzi
arriva a sottrarre ore di lavoro ad altre biblioteche per dirottarle al
Cle: non è giusto peggiorare un servizio per prolungare l'orario di un
altro.

I lavoratori hanno valutato che per realizzare il prolungamento orario
richiesto dall'Università siano necessarie 57,5 ore di aumento e che in
ogni postazione sia sempre presente un contingente minimo di 2 unità di
personale contemporaneamente

L'assemblea si conclude con la decisione di entrare in stato di
agitazione e di promuovere l'astensione dal lavoro il 5 maggio 2014 per
l'intera giornata e per tutto il personale bibliotecario esternalizzato.

Bibliotecari Re.Uni.To
Flaica Cub
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