breve di cronaca
Torino. Profumo accolto da scontri tra studenti e polizia
Corriere della Sera.it - 21-09-2012
Torino. Scontri tra studenti e polizia per la visita del ministro Profumo
In occasione della visita al nuovo polo universitario il ministro accolto da slogan: «Profumo in un call center»

Ancora tensioni e scontri tra polizia e studenti a Torino. L'occasione è la visita del ministro dell'Istruzione Francesco Profumo al nuovo polo universitario di Lungo Dora Siena. Come annunciato nei giorni scorsi, un gruppo di circa 70 ragazzi, tra cui esponenti del centro sociale Askatasuna e della Verdi 15, una residenza universitaria occupata, ha cercato di entrare nella palazzina per "fare la festa" al ministro e alle autorità durante il taglio del nastro. Tentativo fallito, perché transenne e agenti circondano l'intero perimetro. Dopo un presidio con grida e slogan - tra cui "Profumo in un call center", il primo scontro, gli autonomi si sono compattati e hanno spinto contro gli scudi degli agenti. È partita una carica di alleggerimento. Spintoni, manganellate, il fuggi fuggi generale. Ma il gruppo non si è allontanato. Ha percorso in corteo corso Farini e si è riposizionato di fronte a un ingresso secondario, davanti ai carabinieri in tenuta antisommossa.

PROTESTA SILENZIOSA - Fuori gli scontri, dentro la protesta silenziosa. Anche all'interno del nuovo polo universitario un piccolo gruppo di Studenti indipendenti ha "contestato" Profumo, ma senza parlare. Appena ha preso la parola il ministro, i ragazzi, che erano seduti in platea, si sono alzati e sono usciti. Tra loro, anche Nicola Malanga, il presidente del Senato studentesco che lo scorso maggio, durante una contestazione sempre contro Profumo al Lingotto di Torino, era rimasto ferito, colpito da un manganello, quando studenti e forze dell'ordine si erano scontrati fuori dall'area del convegno. «Dopo quell'episodio- spiega Malanga - Profumo mi aveva telefonato per chiedermi come stavo e mi aveva promesso un incontro, che però non è mai avvenuto». «Oggi ci siamo alzati perché vogliamo cambiare metodo di protesta di volta in volta. Non ascoltiamo Profumo perché non c'è stato alcun segno di discontiuità col governo precedente. Ma solo tagli, aumenti di tasse e mancate assunzioni all'Università».

Elisa Sola

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