breve di cronaca
Commissione Open Source
Punto Informatico - 11-11-2002
Roma istituisce la Commissione per l'Open Source
Come già previsto dal Ministero dell'IT e in linea con quanto sta accadendo in Europa, anche in Italia lo studio del Software Libero, dei suoi modelli e dei suoi costi diviene materia di governo. Molto soddisfatto Cortiana

Una Commissione decisiva?

Il nuovo organo consultivo è presieduto da Angelo Raffaele Meo e composto, si legge nella nota, "da rappresentanti del mondo accademico, del Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie, dei Ministeri dell'Istruzione e dell'Economia, dell'Autorità per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione, del Centro Tecnico per la R.U.P.A, dell'Istat e uno in rappresentanza rispettivamente di Regioni, Province e Comuni".


L'11 novembre è prevista la prima seduta ed entro tre mesi la Commissione dovrà esprimere una valutazione complessiva in una relazione che sarà presentata al Ministro.

Ad inquadrare la scelta di ricorrere alla Commissione in un quadro dal sapore fortemente innovativo è stato, tra gli altri, il senatore verde Fiorello Cortiana che, come si ricorderà, è anche il primo firmatario della proposta di legge per l'introduzione del Software Libero nella Pubblica Amministrazione.

"La scelta del Ministro Stanca di istituire una commissione che valuti l'impiego di software libero nella Pubblica Amministrazione - ha spiegato Cortiana - è un fatto importante che può cambiare lo sviluppo informatico del Paese. È una vittoria innanzitutto di chi si è fatto promotore di queste tecnologie collaborative nelle aule parlamentari."

"Il DDL che ho presentato al Senato - ha poi ricordato Cortiana - insieme alle svariate mozioni nei consigli comunali che tanti consiglieri Verdi e di altri gruppi hanno promosso, sono state il detonatore per questa iniziativa del Ministro. Ora speriamo che il percorso legislativo sia in discesa."

Il senatore, come ha già avuto modo di dire, non dubita della necessità di una scelta immediata nella direzione dell'open source: "Il fatto che la Pubblica Amministrazione adotti una tecnologia altamente competitiva, maggiormente economica delle soluzioni proprietarie e capace di generare un indotto nazionale ed europeo di addetti dalle altissime professionalità sarebbe altamente auspicabile. Monitoreremo con attenzione i lavori della neonata commissione e le sue decisioni."
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