Occasione di dibattito e presa di posizione netta. Una delle prime sul tema spinoso e ambiguo della sedicente "valutazione
" dei docenti. Secca, sintetica, nessuna inutile premessa. Un gesto concreto di opposizione e resistenza. Non un anacronistico rifiuto pregiudiziale, ma l'affermazione di principi costituzionali e la difesa di diritti, contro la cieca arroganza d'un governo responsabile d'una crisi - morale prima che politica - di dimensioni mai registrate nella storia del nostro Paese. Viene dai colleghi precari, esposti da tempo alle conseguenze devastanti di una concezione della formazione in equilibrio instabile tra "economia domestica" e aziendalismo. Un richiamo alla necessità di opporsi con forza allo stravolgimento della natura e della funzione della funzione docente, che merita attenzione e indica una via di lotta. Volentieri la diffondiamo.
La Redazione
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All'Ill.mo Dirigente Scolastico dell'Istituto _________________________________________
Il/La sottoscritto/a _________________________________________,
docente con contratto a tempo_________________________________
presso codesto Istituto, con decorrenza dal______________________
e fino al _____________________________,
per la/e seguente/i classe diconcorso___________________________ ( )
in merito alla sperimentazione proposta dal Ministero con circolare del 18/11/2010, relativa all'attribuzione di un "premio" ai docenti risultati "meritevoli" a partire da valutazioni effettuate secondo criteri moralmente e deontologicamente inaccettabili, nonché dilettanteschi e gravemente sperequatori,
DICHIARA
che è fermamente contrario/a alla sottoposizione di tutti i docenti italiani ad una logica agonistica e primaziale assolutamente incompatibile con la natura e la specificità dell'attività didattica e formativa
che l'applicazione di indici di valutazione pretenziosamente "oggettivi" ma evidentemente speciosi e iniqui del presunto "merito", determina lo snaturamento della funzione educativa e l'azzeramento dell'autonomia dei docenti, di cui viene lesa la libertà di insegnamento, sancita
e riconosciuta dalla nostra Costituzione
che l'accettazione di emolumenti procedenti dai selvaggi tagli effettuati a detrimento della
Scuola Pubblica, la cui largizione è condizionata all'autocensura e alla rinuncia ai valori costitutivi e distintivi della propria attività, sarebbe un irreparabile vulnus per la sua identità e libertà professionale
PERTANTO CHIEDE
1. Di essere escluso da qualunque procedura eventualmente attivata in ossequio alla
suddetta sperimentazione
2. Di respingere la proposta ministeriale e di promuovere una riflessione collegiale sulle sue gravissime implicazioni
In fede FIRMA_________________________________