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Favela de Deus, disponibile on line
"Favela de Deus - La favela come non è mai stata raccontata" é disponibile on line ai seguenti link:
http://www.youtube.com/watch?v=j9UGhx8dEAE (trailer) ;
http://www.megavideo.com/?v=2VDGJCMF (il documentario senza interruzioni);
http://www.youtube.com/watch?v=RPzlg4VAakU&feature=related , http://www.youtube.com/watch?v=DE3lRq-JVqQ&feature=related , http://www.youtube.com/watch?v=pj_HjQ5nwc4&feature=related , http://www.youtube.com/watch?v=H7gbSOvZpMA&feature=related (le 4 parti del docufilm su Youtube).

Favela de Deus - Un documentario verità

"Favela de Deus - La favela come non è mai stata raccontata"
Di Francesco Giappichini e Stefano Pieri. Documentario (2009). 34 minuti. Mondial film
Presentato alla prima edizione di Ecovision di Fortaleza - Festival internacional de meio ambiente e cinema
Per contatti: frangia70@libero.it

Malebolge di Fortaleza

Luogo è in inferno detto Malebolge,
tutto di pietra di color ferrigno,
come la cerchia che dintorno il volge.
(Divina Commedia, Inferno. Canto XVIII)

Tra poco sarà passato un anno esatto da quel 18 luglio, quando decisi di assistere ad alcune proiezioni al Festival Internazionalizza de Meio Ambiente e Cinema che si è svolto a Fortaleza presso l'anfiteatro del Centro Dragão do Mar nel luglio 2009.

Tra le tante proiezioni, di artisti locali, tutte degne di nota e plauso, sono stato colpito da un documentario di chiara produzione italiana, ambientato nel bairro di Maraponga, intitolato "Favela de Deus - La favela come non è mai stata raccontata" della Mondial Film, dove l'attenzione del regista si è appuntata su uno scorcio degradato di questo bairro, per altri versi definito benestante, dato che ospita importanti nuclei amministrativi e commerciali come Carrefour la sede centrale del DETRAN il Maraponga Mart Moda, solo per citarne alcuni.

Non è certamente un'opera alla Sergio Leone o Martin Scorsese, non è neppure il neo-realismo italiano o russo degli anni 50, ma una produzione "ruspante", artigianale e realistica, dove gli autori, produttori e registi Stefano Pieri e Francesco Giappichini (quest'ultimo faceva anche la parte del protagonista), con gli scarsi mezzi a disposizione hanno creato un documenta-film, come lo definisce lo stesso Francesco, che solleva un'ulteriore velo sulla realtà della vacanziera e soleggiata città di Fortaleza.

Gli autori, si sono voluti soffermare, con l'occhio della telecamera, su poveri esseri che popolano questo angolo di degradazione e miseria, dove i servizi sanitari di base sono rappresentati dalle fogne a cielo aperto che scorrono al centro delle stradine di terra battuta, le abitazioni sono semplici tuguri, spesso senza finestre, e con una o più pareti formate da semplici fogli di plastica, le dispense sventrate sono vuote, e piene di ragnatele, a dimostrazione che da tempo non vengono usate.

La vista dei contatori dell'energia elettrica sventrati rivela una triste realtà di case senza energia elettrica, e dove gli allacciamenti abusivi alla rete di distribuzione spesso sono causa di gravi incidenti. Servizi igienici, che nulla hanno di igienico, dove l'acqua corrente è rappresentata da un secchio al lato di un water, spesso spezzato e le finestre sono una semplice apertura nella parete.

Il documenta-film vuole essere uno "schiaffo" morale all'amministrazione cittadina, racchiusa nei suoi "ridotti fortificati", cieca e sorda al grido di dolore, e spesso di fame, che si alza da questo "Terzo Stato", utile solo ogni quattro anni, per incrementare la messe di voti a favore di quel candidato che meglio riesce a imbrogliare queste bolge infernali, usando forbite e complicate parole, piene di promesse, che, immancabilmente, non verranno mantenute.

Il nobile, e degno di lode, tentativo di Stefano e Francesco, si scontra, purtroppo, contro la dura realtà di una amministrazione incompetente e corrotta, che non riesce neppure a fornire i servizi di base ai pochi bairros nobili della città, impegnata in continue lotte intestine per piccole "beghe di pianerottolo" come le ha definite lo stesso Francesco in una delle nostre interminabili discussioni sul come risolvere le sorti del mondo.

Ma a chi, come il sottoscritto, ha vissuto la Fortaleza di luoghi analoghi a quelli rappresentati nel film tipo Riacho Doce (non il bairro, ma il congiunto al lato del più noto Congiunto Rosalina, quando questi era solo un sterrato occupato da pochi "catadores"), Serrinha e Jereissati I (Maracanaú) e in vari paesi dell'interno, solo per citare lo stato del Ceará, risulta chiaro che il tentativo dei due coraggiosi autori rimarrà appunto solo un tentativo, per quanto nobile.

Infatti, nulla, si muove in questo fronte, dove i tanti capitani Diogo, come i nostri Stefano e Francesco, attendono impazienti che all'orizzonte appaiono le avvisaglie del nemico, che in questo caso sarebbe il nemico dell'inerzia e dell'inettitudine dell'amministrazione locale. Chissà se i due autori e registi avranno maggior fortuna dello sfortunato capitano.

Una certa dose di fortuna ha, comunque, protetto i due protagonisti, visto che si aggiravano solitari, muniti di costose apparecchiature elettroniche, in una località dove le probabilità di venire rapinati è molto alto, anche per un solo paio di ciabatte usate.


Seu José, mestre carpina,
que diferença faria
se em vez de continuar
tomasse a melhor saída:
a de saltar, numa noite,
fora da ponte e da vida?

(da Morte e vida Severina
di João Cabral de Melo Neto)

Il filmato è visibile sull'onnipresente You Tube, Chi volesse visualizzarlo senza interruzioni, può accedere con questo link alla versione caricata su MegaVideo. http://www.megavideo.com/?v=2VDGJCMF

Tags: Giappichini, Fortaleza, favela


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