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Numero 25
ilaria ricciotti - 17-03-2009
"Buonepratiche politiche e sociali"

Ragazzi e ragazze tremate!
Col 5 in condotta sarete bocciati e bocciate!


da "La Stampa"
13/3/2009 - GIRO DI VITE IN CLASSE

Scuola, i criteri per il 5 in condotta
La Gelmini: prima c'è l'ammonizione

Il Consiglio dei ministri approva il Regolamento sulla valutazione scolastica

ROMA

Cinque in condotta valido per la bocciatura ma solo con un preventiva sanzione valida come "cartellino giallo"; valutazione con voto numerico al posto del giudizio; accesso diretto all'esame di maturità per gli "ottisti" del quarto anno. Queste le principali novità contenute nel Regolamento sulla valutazione scolastica approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.

Per il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini con il voto numerico «si superano i giudizi un pò fantasiosi e spesso poco chiari e si introduce un elemento di chiarezza e responsabilità per i docenti». L'insufficienza in condotta, che concorrerà alla determinazione dei crediti scolastici, sarà attribuita dal collegio dei docenti per «gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti», e cioè nei seguenti casi: allo studente che non frequenta regolarmente i corsi e non assolve assiduamente agli impegni di studio; a chi non ha nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale della scuola e dei compagni il dovuto rispetto; a chi non osserva le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti; agli alunni che non utilizzano correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici; a chi arreca danno al patrimonio della scuola.

Il 5 scatterà solo dopo una prima sanzione disciplinare che sarà una sorta di "cartellino giallo" dopo il quale, se i comportamenti gravi dello studente dovessero continuare, il collegio dei docenti darà il "cartellino rosso" dell'insufficienza. «La valutazione del comportamento - ha detto ancora Gelmini - non sarà un modo per punire gli alunni, ma per premiare i tanti che si comportano bene ed educare senza lasciare soli gli indisciplinati: così si restituisce alla scuola la sua funzione educativa». Nella scuola primaria (elementari) e nella secondaria di I grado (medie) arriva la valutazione in numeri su scala 10: solo per l'insegnamento della religione cattolica rimane il giudizio sintetico. Alle primarie gli alunni potranno non essere ammessi alla classe successiva «solo in casi eccezionali e motivati» ed il voto in condotta sarà espresso attraverso un giudizio del docente; alle secondarie di I grado la valutazione numerica riguarderà anche la materia di Musica, nell'esame finale gli agli alunni particolarmente meritevoli che abbiano conseguito 10 decimi potrà essere assegnata la lode, mentre il voto in condotta varrà per accedere all'esame e sarà costituito da giudizio numerico e nota di illustrazione.

Sempre alle medie, ha precisato il ministro, l'Educazione fisica «concorrerà come le altre discipline alla determinazione della media dei voti». Nella scuola secondaria di II grado (superiori) il voto in condotta inferiore a 6 comporterà la bocciatura o la non ammissione agli esami di maturità e sarà attributo dal collegio dei docenti per le «gravi violazioni». I cosiddetti 'ottistì, gli studenti che nel quarto anno hanno conseguito un 8 in tutte le materie e nel comportamento e che, al secondo e terzo anno, hanno riportato almeno 7 in ciascuna disciplina e 8 in condotta, saranno ammessi direttamente alla maturità.




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 ilaria ricciotti    - 20-03-2009
Che bella lezione di serietà e di educazione!
Ci voleva un tale ministro per far capire agli alunni, agli insegnanti, ai genitori e a tutto il popolo italiano che la scuola non deve esser più il luogo dove si impara divertendosi, ma dove si suda per ottenere risultati. Dove si deve obbedire alle regole, magari senza capire perchè:
si deve essere sinceri, quando certi adulti non lo sono;
si deve essere onesti, quando certi adulti sono abituati a fregarti sempre;
si deve essere giusti, quando certi adulti fanno sempre pendere la bilancia soltanto da una parte;
si deve essere rispettosi, quando certi adulti dimostrano con le parole ed i fatti di non conoscere le minime regole di un comportamento civile ed educato?
Chi predica bene e razzola male rimarrà sempre un eterno incompreso.
Ed allora si dovrà ricorrere ad un solo strumento per essere obbediti: l'imposizione.

Questo vale sia per i ministri , sia per i genitori, sia per i dirigenti, sia per gli insegnanti, sia per tutti coloro che vogliono essere considerati dei bravi educatori.