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Numero 19
Ilaria ricciotti - 30-10-2008
Buonepratiche politiche e sociali


Con l'approvazione del decreto Gelmini
"si torna alla serietà"

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 ilaria ricciotti    - 30-10-2008
La Gelmini: «Ritorna il merito».
Veltroni: «Firme in tutte le città»


ROMA

Scuola si cambia: il decreto Gelmini diventa legge con l’ok dell’Aula di Palazzo Madama con 162 voti favorevoli, 134 contrari e 3 astenuti. Ma il Pd già annuncia un referendum abrogativo.

Berlusconi: «Grande risultato»
È lo stesso ministro per l’Istruzione, Mariastella Gelmini a spiegare che «la scuola cambia, si torna alla scuola della serietà, del merito e dell’educazione» annunciando, fra l’altro, che entro una settimana metterà mano a un piano che riguarda l’Università. «Un grande risultato», dice Silvio Berlusconi che aggiunge: «Dispiace solo che sono stati presi in giro tanti ragazzi in Roma e in altre città».

L'opposizione: abrogheremo il decreto
Ma la mobilitazione sul fronte politico non si ferma. Walter Veltroni annuncia un referendum «non di partito, non il referendum del Pd»: «Faccio appello - dice il leader Pd - a tutto il mondo della scuola e a tutte le forze politiche per dar vita alla più grande iniziativa civile. Non abbiamo nessun interesse a che il referendum sia solo del Pd» «Il governo - accusa Veltroni - non ha voluto ascoltare nessun appello per il ritiro del decreto Gelmini e l’apertura di un tavolo che riunisse tutti i soggetti interessati. È stato chiuso al confronto. Nulla è stato discusso con le persone interessate. Il governo si è comportato parlamentarmente e politicamente in modo arrogante ed ha radicalmente sbagliato».

Bagarre in aula
Del resto, è tutta l’opposizione, al Senato e alla Camera, a far sentire la propria voce. È Anna Finocchiaro a lanciare il primo avvertimento: «Oggi pensate che approvate questo decreto e che sia finita qui. Non è così, non è così per noi e non credo che sarà così per il Paese». Il Pd saluta il discorso della sua capogruppo con una standing ovation, mentre dai banchi della maggioranza qualcuno grida "pagliacci". Netta bocciatura anche da Massimo D’Alema che dice: «Agire a colpi di decreti scontrandosi con la società, la cultura, gli studenti, un pezzo di società è una scelta disastrosa per il Paese». Dissensi profondi anche dal Prc «l’approvazione della contro-riforma Gelmini che oggi è avvenuta al Senato italiano nel mezzo delle proteste dell’intero mondo della scuola e dell’istruzione pubblica è una vera vergogna» dice il segretario del Prc, Paolo Ferrero. Quanto al referendum annunciato dal Pd è Ignazio La Russa ad annunciare un polemico sostegno: «Forse andrò a firmarlo, perchè così gli italiani al 70 per cento voteranno a favore del decreto Gelmini, che vuole far entrare la scuola italiana in Europa»

da "la Stampa"

 ilaria ricciotti    - 02-11-2008
Cari insegnanti è molto allarmante quello che alcuni dirigenti hanno dichiarato ai loro studenti, prima dello sciopero generale": Chi sciopera avrà delle ripercussioni in condotta".
Chiedo dov'erano gli insegnanti, i genitori, i sindacati quando hanno sentito riferire dai ragazzi queste minacce.
Il dirigente ha ancora questo potere?

 ilaria ricciotti    - 08-11-2008
Regioni - Marche
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Dopo le iniziative regionali promosse dalle assemblee permanenti 'No133'

Università, 2 mila studenti in corteo a Macerata

La manivestazione era aperta dallo striscione ''Non taglierete il nostro futuro. L'onda anomala vi travolgerà''

Ascolta la notizia Macerata, 7 nov. (Adnkronos) - ''L'onda anomala marchigiana non si arresta. Dopo le iniziative regionali promosse dalle assemblee permanenti 'No133' degli atenei, grande giornata di mobilitazione oggi a Macerata, come in tante altre citta' in tutta Italia, verso la manifestazione nazionale di venerdi' 14 novembre''. E' quanto si legge in una nota del movimento studentesco di Macerata, che spiega: ''questa mattina in Piazza Pizzarello si sono ritrovati gli studenti di tutti gli istituti medi della citta', delegazioni dalle scuole superiori di Civitanova, Recanati, Sarnano e Loreto e gli universitari che proseguono con l'occupazione della facolta' di Scienze della Comunicazione. Oltre 2000 persone hanno letteralmente invaso la citta', una manifestazione straordinaria in termini di partecipazione come mai visto da anni; un serpentone rumoroso e colorato aperto dallo striscione 'Non taglierete il nostro futuro. L'onda anomala vi travolgera'''.

''All'altezza della rotonda di fronte all'arena Sferisterio, snodo nevralgico per la viabilita' cittadina, il corteo - proseguono gli studenti - si e' riversato in strada invadendo l'intera sede stradale: 'Se ci tolgono il futuro, noi blocchiamo la citta''. Per oltre un'ora la grande manifestazione spontanea e determinata di oggi ha bloccato totalmente il traffico da e per Macerata. Il corteo si e' trasformato in un momento assembleare che ha visto avvicendarsi gli interventi delle scuole in agitazione, degli universitari in occupazione, dei ricercatori e dei lavoratori precari presenti. Tutti uniti nel respingere le false aperture del governo e rivendicare l'immediato ritiro delle leggi 133 e 137''.

''La manifestazione - concludono gli studenti - si e' poi conclusa in Piazza Mazzini da dove sono partiti cortei spontanei verso il liceo Scientifico, l'Istituto d'Arte e la facolta' occupata di Scienze della Comunicazione. L'onda anomala marchigiana si ingrossa e prepara la grande mareggiata: e' stato rilanciato il percorso per estendere e garantire la partecipazione di tutti a Roma il 14 novembre, per essere in tanti dalle Marche nella grande manifestazione nazionale promossa dal basso dalle universita' e dalle scuole in rivolta in tutta Italia''.