Dei tagli ... che me ne importa a me?
Salvatore Lucchese - 15-10-2008
Dissero che volevano licenziare tutti i precari. Pensai non mi interessa, sono di ruolo!

Poi dissero che volevano ridurre l'orario della scuola d'infanzia e tornare alla maestra/o unica/o nella scuola elementare. Pensai, non mi interessa, non ho figli.

Poi dissero che volevano tagliare il 17% del personale A.T.A.. Pensai non mi interessa, sono docente!

Poi dissero che volevano ridurre l'orario della scuola media. Pensai, non mi interessa, insegno alle superiori.

Poi dissero che volevano ridurre i docenti di sostegno. Pensai, non mi interessa, insegno lettere!

Poi dissero che volevano cancellare le scuole con meno di 500 alunni. Pensai non mi interessa, lavoro in una scuola con più di 600 alunni!

Poi dissero che volevano ridurre l'orario della scuola superiore. Pensai, non mi interessa, sono di ruolo da vent'anni.

Poi disero che volevano colpire i malati immaginari. Pensai, non mi interessa, non mi ammalo mai!

Poi dissero che volevano aumentare gli alunni per classe fino a 35 unità'. Pensai, non mi interessa, in fondo insegnare a 30 o 35 studenti è lo stesso!

Poi dissero che volevano affidare ai dirigenti scolastici le assunzioni e i licenziamenti del personale della scuola e i licenziamenti. Pensai, non mi interessa, dopo 25 anni di insegnamento!

Poi dissero che volevano intensificare la privatizzazione delle scuole con istituti-fondazione in mano ai privati. Pensai, non mi interessa, tra 10 anni vado in pensione!

Poi dissero che c'era una proposta di legge che avrebbe cancellato i diritti acquisiti per andare in pensione. Pensai, non mi interessa, chissà quando l'approveranno!

Così poi quando ebbero finito di distruggere la scuola pubblica statale ed ebbero licenziato anche me, pensai: e adeso che si fa?... Non c'era rimasto più nessuno a protestare!


ROMA, 17 OTTOBRE 2008. TUTTI IN PIAZZA!


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 Enza    - 19-10-2008
Caro Salvatore il tuo "che me ne importa a me"? lo conosco mooolto bene. Il paradosso sai qual'e? I maestri con 20 anni di servizio hanno scioperato. Gli ultimi in graduatoria che saranno i primi ad essere colpiti dai tagli imposti dal decreto "maestro unico" NO, quelli sono andati regolarmente a scuola, magari passeggiando nei corridoi perchè molti genitori non hanno portato a scuola i figli!
Il tutto, per carità, in nome della libertà di opinione e per la serie:"ma tanto con lo sciopero non cambia niente!".
Mi consola comunque l'alta adesione allo sciopero del 17 ottobre a livello nazionale. Roma era invasa dai manifestanti in barba alla pioggia.
Nella speranza che a tutti importi.

 salvatore    - 19-10-2008
Caro professore, sai che non potrai andare in pensione anche se hai già maturato il tempo... conosci il progetto legge n. 1299?

 oliver    - 22-10-2008
Vorrei far notare che il me ne frego è ricorrente tra gli insegnanti che sono provvisti di scarsa sensibilizzazione ai problemi che li coinvolgono.
Fare uno sciopero a scuola è un'impresa, tutti accampano scusanti varie, l'ultima di una collega, "non vedono l'ora di toglierci i soldi delle trattenute, questo governo è con l'acqua alla gola". L'impegno scolastico è durissimo, lavorare a scuola è faticosissimo, non vorrei che diventi deviante e svuoti le coscienze

 enza    - 28-10-2008
Avevo deciso di non scioperare, ho cambiato idea!!!
Cosa mi ha fatto ritornare sulla mia decisione? Non i "tagli sbandierati ", ma gli atteggiamenti assunti nello sbandierare , atteggiamenti poco democratici (non democratici di sinistra!) anzi oserei dire "da manganello " di un capo del governo ( che ho votato!) che pensa di "comandare" nell' azienda di famiglia , dove nessuno, oltre lui, conta qualcosa!!!!