tam tam |  ilforasacco  |
Numero quattro
Ilaria Ricciotti - 19-02-2008
Aborto: interferenze


Che dire delle donne e degli uomini scesi in piazza per difendere la legge 194 sull'aborto?
Che dire di coloro che vorrebbero cancellarla?


  discussione chiusa  condividi pdf

 ilaria ricciotti    - 24-02-2008
Se moltissimi medici italiani difendono la 194 vorrà pur dire qualcosa!

 ilaria ricciotti    - 24-02-2008
Documento su aborto e contraccezione del Consiglio Nazionale della Fnomceo
"Sostenere la possibilità di vita autonoma del feto, ma senza arrivare ad accanimento"
Ordine medici: "Sostenere la 194
sì a pillola giorno dopo e a Ru486"

ROMA - La legge 194 va sostenuta in quanto, anche a distanza di anni, "dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale", l'uso della pillola del giorno dopo come contraccettivo d'emergenza non deve essere sottoposto a "surrettizie limitazioni" e deve essere finalmente ammesso l'uso della pillola abortiva, la Ru486, quando c'è la possibilità va sempre garantita "la possibilità di vita autonoma del feto": sono le posizioni assunte dalla Federazione degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo) in un documento approvato oggi Roma dal suo Consiglio nazionale.

Sostenere la legge. La legge 194, "pur scontando ritardi e omissioni applicative, a distanza di 30 anni dimostra tutta la solidità e la modernità del suo impianto tecnico-scientifico, giuridico e morale. Occorre supportarla", si legge nel documento. Pur con "ritardi ed omissioni applicative", secondo la Fnomceo la legge 194 ha contribuito "alla sostanziale scomparsa dell'aborto clandestino" e anche alla "drastica riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza".

Non ostacolare la pillola del giorno dopo. Nel testo si parla anche di pillola del giorno dopo, il contraccettivo d'emergenza che troppo spesso è difficile riuscire ad avere. "Non può incontrare surrettizie limitazioni - afferma la Fnomceo - che ostacolino la fruizione del diritto della donna che intenda prevenire una gravidanza indesiderata e un probabile successivo ricorso all'aborto".

Introdurre la RU486. I rappresentanti dei camici bianchi sono anche a favore della pillola abortiva Ru486, non ancora autorizzata in Italia: va data piena attuazione alla legge, sottolineano, "compreso l'articolo 15, laddove raccomanda 'l'uso delle tecniche più moderne, più rispettose dell'integrità psicofisica della donna e meno rischiose per l'interruzione di gravidanza".

L'assistenza ai feti abortiti. Ogni volta che ci sono possibilità di vita autonoma del feto secondo la Fnomceo questa va sostenuta. Legge 194 sull'interruzione di gravidanza e Codice deontologico dei medici, si rileva nel documento, contengono già orientamenti condivisi sulla questione dei nati prematuri. Ad esempio, la legge 194 prevede che "quando sussiste la possibilità di vita autonoma del feto ... il medico che esegue l'intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto". Secondo il Codice deontologico, prosegue il documento, il medico deve "ispirare il proprio comportamento caso per caso, secondo un'appropriata e autonoma valutazione clinica", evitando ogni forma di accanimento terapeutico.

(23 febbraio 2008)

da "la Repubblica del 24 febbraio 2008"

 ilaria ricciotti    - 24-02-2008
Cittadinanzattiva su aborto a Napoli: sia fatta chiarezza per accertare l’eventuale violazione di diritti. La politica faccia un passo indietro
Roma, 15 febbraio 2008

Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato chiede chiarezza sulla vicenda della donna interrogata a Napoli dopo l’aborto terapeutico. “Tante versioni contrastanti sulla vicenda non ci aiutano a capire cosa sia realmente successo. La storia ha lati inquietanti ed oscuri: l’impressione è che siano stati violati diritti elementari della persona, come quello alla dignità e alla privacy” - afferma Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva. “Ma ci chiediamo anche se sia stato rispettato il diritto della donna alla sicurezza e ad una adeguata assistenza sanitaria.

Per questo vogliamo una ricostruzione certa dei fatti per capire quali azioni eventualmente intraprendere. È una questione che non ha a che fare con la politica, e ai politici chiediamo di fare un passo indietro e di non fare campagna elettorale su questo terreno”.



 ilaria ricciotti    - 06-03-2008
Ciò che si è conquistato
di certo non va cancellato!

 sergio    - 16-04-2008
Purtroppo sì. Vuol dire che alcuni quando hanno prestato il giuramento di Ippocrate forse stavano pensando ad altro...
Cmq, a parte le battute, penso che dopo la sonora sconfitta elettorale della lista di Giuliano Ferrara (moratoria sull'aborto) adesso anche chi non condivide le sue posizioni può riflettere con maggiore serenità sui temi da lui sollevati: l'aborto è un diritto o un delitto? è una conquista o un ritorno alla barbarie? Non sarebbe meglio inverstire il denaro pubblico per rimuovere le cause dell'aborto più che abbandonare le donne (quelle che lo scelgono) a questa "soluzione"?
Ovviamente mi riferisco all'aborto legalizzato dallo stato, non all'aborto in quanto tale che nessuno vuole e che nessuno vorrà mai.