Maurizio Tirittico - ultimi interventi
Maurizio Tirittico - 29-04-2013
La saggezza del "nonno", l'intelligenza del "nipote"

Investire in istruzione, in ricerca, in cultura significa investire sui cervelli, che sono l'acciaio e il carbone della società della conoscenza. E' un impegno, è un dovere, a fronte di chi sostiene che con la cultura non si mangia. Nulla di più idiota! Maria Chiara Carrozza è una garanzia! Il mio augurio, il mio sostegno, il mio impegno!
Il mio ultimo pezzo sui test e sui reattivi terminava così: "Voglio sperare che il nuovo ministro faccia un po' di chiarezza sui compiti dell'Invalsi e sui limiti 'oggettivi' delle prove 'imposte' alle scuole! Ormai sono anni che mi auguro la nomina di un ministro di alto profilo, all'altezza di una situazione difficile e complessa! Ma non sono mai ascoltato!!! Vogliamo sperare? Mah!!!"
Ebbene! Oggi penso di avere una buona ragione per sperare, e non solo per il ministro Carrozza, persona di alto profilo, ma per l'intera compagine ministeriale in cui figurano volti nuovi, persone giovani e tante donne! Anche una nera!!! E' la fine di Borghezio!
Maurizio Tirittico - 09-10-2012
Ho letto con molto interesse il documento varato dal Coordinamento nazionale per la Scuola della Costituzione, che verrà discusso a Firenze il prossimo 13 ottobre. Sono fondate le critiche al pdl 953. In effetti, riuscire a convertire la proposta Aprea, avanzata da una visione politica che era quella del Pdl, in una proposta che sia in grado di riscuotere un largo consenso, anche da parte di schieramenti politici diversi per quanto riguarda la concezione che si ha della scuola, o meglio del Sistema educativo nazionale di istruzione e formazione, è assai difficile! Ne è uscito fuori quel pateracchio che in effetti - penso - non piacerà alla Scuola della Repubblica e forse neanche alla stessa Aprea! Tuttavia, quando si ha a che fare con l'attuale regime del "volemose bene" in attesa di dissotterrare le asce quando si avrà certezza delle elezioni prossime venture, è un po' difficile non avere a che fare con pateracchi.
Maurizio Tirittico - 10-01-2012
E' indubbio che la cura Monti sta provocando effetti profondi nell'economia del nostro Paese, e non so giudicare se questi saranno positivi o meno. Forse è una grande scommessa e tra qualche tempo saremo usciti dal buio di questi giorni. E' una speranza - e un'attesa - che tutti ci accomuna.
Avverto invece che si sta determinando un'altra serie di problemi, che vanno al di là dell'economia e che investono il nostro sistema dei partiti, la nostra stessa democrazia. E mi domando: forse il punto di arresto per cui il nostro Parlamento si è dimostrato incapace di affrontare e risolvere i problemi che ha lasciato insorgere - è noto, comunque, il concorso di altre concause che vanno al di là della sua competenza - non sarà un punto di non ritorno?
Maurizio Tirittico - 18-05-2011
Premessa "politica" - Suggerii a suo tempo di soprassedere alla prova Invalsi per le classi seconde del secondo ciclo, nonostante la norma lo prevedesse (si veda la Direttiva 74 del 2008), in quanto impegnate a giugno nella certificazione di fine obbligo. Sarebbe stato più opportuno che l'Invalsi si fosse attivato fin dall'anno scolastico 2007/08, anno di avvio del nuovo obbligo, eventualmente insieme all'Ansas, a sostenere le scuole a fronte di un impegno assolutamente nuovo per il nostro sistema di istruzione. Non è stato così! Anche per l'assoluto silenzio del Miur, indifferente a fronte di un'operazione che, invece, avrebbe dovuto "rivoluzionare" i nostri bienni! Transeat! Così le scuole sono state investite a maggio di un adempimento, come se nulla di nuovo fosse stato loro imposto per il mese di giugno!
Maurizio Tirittico - 25-03-2011
Gianfranco Zavalloni fa molto bene a ricordarci che sarebbe necessario attivare, soprattutto nei bambini più piccoli, processi educativi, formativi e istruttivi (dpr 275, art. 1, c. 2) all'insegna della l e n t e z z a a a !!! In altre parole, a fronte di una società sempre più impaziente, malferma, incerta e liquida, certi valori... o più semplicemente certi atteggiamenti e comportamenti da considerare "normali", rischiano di finire a gambe all'aria! Non so fino a qual punto sia noto il malessere di tante maestre di scuola dell'infanzia e primaria - purtroppo i maschi disertano questi gradi di scuola e non sanno quello che perdono! - di fronte all'improduttiva e costante irrequietezza emotiva e comportamentale di tanti bambini che sono loro affidati. Irrequietezza che fa pendant con quella di tanti genitori che vorrebbero "tutto e subito" dai loro bambini e non sanno neanche che cosa sia! Il fatto è che essere genitori oggi è un mestiere - perché sempre di un mestiere si tratta - sempre più difficile!
Maurizio Tirittico - 15-02-2011
E' stata tutta un'altra cosa la grande festa del 13 febbraio, organizzata dalle donne ma aperta a tutti coloro che hanno inteso avanzare una potente domanda di cambiamento! E' nato il partito rosazzurro perché anche noi maschietti eravamo tanti tanti! Perché il partito rosa, il femminismo è diventato qualcosa di più... di molto di più rispetto al suo nascere di tanti anni fa! E' diventato un nuovo umanesimo! Perché abbiamo tutti capito che non c'è il riscatto della donna se non c'è il riscatto dell'uomo. La liberazione della donna non era e non è dalla dominanza del maschio, ma dalla dominanza di un sistema socioeconomico e culturale che nel corso di millenni ha sentenziato quella separazione dei sessi che tanto male ha arrecato non solo alle donne, ma anche agli stessi maschietti, resi schiavi della loro arroganza e della loro pretesa superiorità.
Maurizio Tirittico - 02-02-2010
Chi non sa che cosa sia! Geografia sì, geografia no, geografia così così! Se ne sta discutendo in questi giorni e non so quanto a proposito! Resta o non resta nei programmi di studio? Ma! Facciamo un po' d'ordine. Ci sono due questioni di fondo da cui occorre partire. La prima riguarda la geografia come "materia" di studio scolastico, perché di questo si sta oggi discutendo, non la geografia in quanto "disciplina", che attiene a settori di ricerca avanzati che con la scuola poco o nulla hanno a che fare. La seconda questione riguarda le strategie e le modalità con cui un soggetto in età evolutiva cresce, si sviluppa e apprende, interiorizza le dinamiche spaziali, interagisce con esse e le utilizza ai fini della sua personale "sopravvivenza" nell'ambiente vicino/lontano in cui si trova ad operare e a vivere.
Maurizio Tirittico - 22-01-2010
Una sollecitazione per pensare insieme ed insieme operare, sul campo della ricerca da un lato, su quello della scuola dall'altro, con tutti gli opportuni scambi di esperienze e di riflessioni.
Il problema della lingua oggi non va assolutamente posto con i criteri di un tempo, quando esisteva un modello a cui tutti i parlanti/scriventi dovevano attingere; è il modello stesso che va messo in discussione per renderlo flessibile a certe istanze che vengono "dal basso" - se si può dir così - e che costituiscono interessanti segnali per un rinnovamento complessivo della comunicazione linguistica.
Maurizio Tirittico - 12-01-2010
Siamo in molti a non riconoscerci più nel sistema di istruzione che questo governo sta costruendo, barattandolo come riordino, e nello stesso assetto sociale che viene via via modellato: l'esaltazione del fai da te, del lento tramonto non solo dello Stato sociale e solidale, ma anche dei principi fondanti nella nostra Carta costituzionale. Per mezzo secolo ci siamo ispirati a questi principi e abbiamo operato in ogni settore del pubblico, dal lavoro all'economia, alla scuola, all'amministrazione, nella direzione della valorizzazione della persona in quanto tale nonché in quanto cittadino autonomo e responsabile nei suoi rapporti con gli altri: il tutto per consolidare giorno dopo giorno quella democrazia autentica che nel nostro Paese è sempre stata carente!
Maurizio Tirittico - 07-01-2010
La nostra Carta costituzionale - del resto una qualsiasi carta fondativa di un Paese e dei principi fondamentali che lo governano - non nasce dal nulla, ma da una lunga storia di lotte, sacrifici e, soprattutto, di ricerca! Ricerca che viene da lontano, da decenni, se non secoli, di lotte degli oppressi contro gli oppressori, una ricerca che si matura nelle concrete vicende degli uomini, che giorno dopo giorno fonda nuovi valori, costruisce o tenta di costruire una visione diversa ed alternativa del vivere insieme. E nei documenti che si sono via via succeduti, almeno dalla Magna Charta libertatum del 1215 alla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, è possibile riscontrare questo lento e faticoso cammino.
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