Reginaldo Palermo - 30-11-2005
Riceviamo e pubblichiamo
Da La Tecnica della Scuola
Mentre prosegue senza sosta la raccolta di firme sotto la proposta di abrogazione della legge Moratti, Enrico Panini (segretario nazionale di Cgil-Flc) affida al nostro giornale le sue valutazione sull'iniziativa del Comitato fiorentino.
Mentre il Comitato per la Scuola della Repubblica continua a raccogliere firme importanti sotto a sostegno della proposta di legge per abrogare le "leggi Moratti" (è di queste ore la notizia che anche il presidente della Regione Emilia-Romagna ha dato la propria adesione), a sinistra si apre la polemica fra "riformatori" (che sostengono la necessità che la legge 53 venga corretta o anche profondamente modificata) e abrogazionisti "puri" (che ritengono che la legge debba cancellata "senza se e senza ma").
La più attesa fra le prese di posizione è certamente quella di Enrico Panini, segretario nazionale di Cgil-Flc che affida proprio alla nostra testata le sue prime dichiarazioni sulla questione.
"Su questo problema - premette Panini - la Cgil è impegnata da diverse settimane: nei Congressi in corso viene messo ai voti un documento votato all'unanimità dal Direttivo nazionale della Cgil che impegna l'organizzazione sulla cancellazione delle leggi Moratti, l'obbligo scolastico a 18 anni, l'autonomia scolastica; l'educazione degli adulti e su altro ancora (un piano specifico per l'infanzia, interventi specifici per università e ricerca, su iniziative specifiche rivolte agli alunni extracomunitari, ...)"
E come procede il dibattito congressuale su questi punti ?
"Il documento sta riscuotendo dovunque voti e punte di consenso altissimo e, da posizione già praticata, diventerà posizione deliberata dal Congresso di un sindacato di cinque milioni di iscritti, il più grande sindacato d'Europa".
Insomma, Panini, lei firmerà la proposta di legge o no ?
"Sugli aspetti connessi ad istruzione ed università, considerata anche la forte articolazione di argomenti e proposte che FLC e Cgil mettono in campo, il mio impegno è per realizzare gli obiettivi indicati nel documento congressuale e quindi non firmerò la proposta del Comitato per la Scuola della Repubblica".
Allora, niente abrogazione, secondo lei...
Da La Tecnica della Scuola
Mentre prosegue senza sosta la raccolta di firme sotto la proposta di abrogazione della legge Moratti, Enrico Panini (segretario nazionale di Cgil-Flc) affida al nostro giornale le sue valutazione sull'iniziativa del Comitato fiorentino.
Mentre il Comitato per la Scuola della Repubblica continua a raccogliere firme importanti sotto a sostegno della proposta di legge per abrogare le "leggi Moratti" (è di queste ore la notizia che anche il presidente della Regione Emilia-Romagna ha dato la propria adesione), a sinistra si apre la polemica fra "riformatori" (che sostengono la necessità che la legge 53 venga corretta o anche profondamente modificata) e abrogazionisti "puri" (che ritengono che la legge debba cancellata "senza se e senza ma").
La più attesa fra le prese di posizione è certamente quella di Enrico Panini, segretario nazionale di Cgil-Flc che affida proprio alla nostra testata le sue prime dichiarazioni sulla questione.
"Su questo problema - premette Panini - la Cgil è impegnata da diverse settimane: nei Congressi in corso viene messo ai voti un documento votato all'unanimità dal Direttivo nazionale della Cgil che impegna l'organizzazione sulla cancellazione delle leggi Moratti, l'obbligo scolastico a 18 anni, l'autonomia scolastica; l'educazione degli adulti e su altro ancora (un piano specifico per l'infanzia, interventi specifici per università e ricerca, su iniziative specifiche rivolte agli alunni extracomunitari, ...)"
E come procede il dibattito congressuale su questi punti ?
"Il documento sta riscuotendo dovunque voti e punte di consenso altissimo e, da posizione già praticata, diventerà posizione deliberata dal Congresso di un sindacato di cinque milioni di iscritti, il più grande sindacato d'Europa".
Insomma, Panini, lei firmerà la proposta di legge o no ?
"Sugli aspetti connessi ad istruzione ed università, considerata anche la forte articolazione di argomenti e proposte che FLC e Cgil mettono in campo, il mio impegno è per realizzare gli obiettivi indicati nel documento congressuale e quindi non firmerò la proposta del Comitato per la Scuola della Repubblica".
Allora, niente abrogazione, secondo lei...
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