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Solidarietà
con le donne Iraniane |
Con
le Donne Iraniane, Contro il Fondamentalismo Islamico
Negli
ultimi vent'anni i fondamentalisti che governano l'Iran hanno oppresso
violentemente le donne. Nel 2001, con falsi pretesti, sono aumentate
le pene disumane come la lapidazione, le esecuzioni capitali e le fustigazioni
di donne in pubblico.
I mullah al potere in Iran, negli ultimi 22 anni, hanno ucciso decine
di migliaia di donne per motivi politici e ne hanno imprigionate e selvaggiamente
torturato un numero ancora superiore. Una "fatwa", editto religioso
emesso da Khomeini, dichiara formalmente che "le donne membri e sostenitori"
dei Mojahedin, il maggior gruppo di opposizione ai mullah, sono "campo
aperto": cioè possono essere uccise, torturate, violentate e le loro
proprietà confiscate. Questa fatwa è stata riaffermata dai successori
di Khomeini e le giovani mojahedin sono state sistematicamente violentate
dalle guardie della rivoluzione prima dellíesecuzione.
In Dicembre, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha condannato
le violazioni dei diritti umani e líaumento delle esecuzioni capitali
in Iran. Il Rappresentante speciale della Commissione per i Diritti
Umani delle Nazioni Unite, nel suo rapporto all'Assemblea Generale ha
affermato che la Repubblica Islamica è ìuna prigione per le donneî ed
ha aggiunto che "non c'è alcun cambiamento nella discriminazione legalizzata
che le donne subiscono in ogni campo". Contrariamente alla propaganda
politica del regime clericale e di alcuni ambienti politici in Occidente,
la situazione delle donne è peggiorata in ogni senso durante il regime
di Khatami.
Nel Maggio 1997, durante un incontro con un gruppo di donne filogovernative,
Khatami disse chiaramente: "Uno dei maggiori errori dellíOccidente è
stato líemancipazione delle donne che distrugge la famiglia... Stare
a casa non significa essere emarginate... Non dobbiamo pensare che líattività
sociale significhi lavorare fuori casa. Badare alla casa è il compito
pi~ importante." Il 10 Settembre 2001 in un incontro simile, Khatami
ha affermato: "Se impiegassimo le donne in alcuni settori, con la forza
o seguendo la moda del momento, le priveremmo della possibilità di scelta
ed eserciteremmo un'imposizione su di loro...".
In base alle leggi dei mullah, le donne sono private del diritto alla
presidenza, alla magistratura e allíinsegnamento in molti campi. Le
statistiche ufficiali rivelano che in Iran le donne si suicidano quattro
volte di più rispetto agli uomini. L'età media delle prostitute
è passata dai 27 ai 20 anni e il numero delle ragazze fuggite da casa
è salito del 30% durante il periodo di Khatami.
Le leggi del regime clericale fissano a 8 anni lunari e 9 mesi l'età
minima legale per il matrimonio delle donne. Agli inizi del XXI secolo
i governanti del regime clericale cercano di ricacciare le donne nel
Medio Evo, temendo la loro diffusa partecipazione alle sommosse sociali,
agli scioperi e alle proteste antigovernative.
Nell'estate del 2001 le donne hanno avuto un ruolo preminente nelle
cinque maggiori manifestazioni. Gridando "abbasso Khatami, abbasso Khomenei",
hanno dato voce in tutto il mondo al loro odio per il regime misogino
dei mullah. Il ruolo dirigente delle donne nella resistenza contro il
regime medioevale in Iran è un solido ostacolo contro il diffondersi
della misoginia negli altri paesi islamici del Medio Oriente.
Sotto la guida di Maryam Rajavi, una donna musulmana anti-fondamentalista,
la Resistenza Iraniana ha tracciato una netta demarcazione fra l'Islam
religione di pace, fratellanza e amicizia e il fondamentalismo e la
misoginia.
Noi, firmatarie di questo Appello, condanniamo la politica oppressiva
e misogina dei mullah al potere in Iran e dichiariamo il nostro appoggio
alle donne iraniane in lotta per la libertà e l'eguaglianza, guidate
da Maryam Rajavi, presidente eletta dalla Resistenza Iraniana. Chiediamo,
inoltre, alla Commissione delle Nazioni Unite per i Diritti Umani di
condannare fermamente ed inequivocabilmente, nella prossima sessione,
le violazioni dei diritti umani in Iran ed in particolare dei diritti
delle donne.
Nome e cognome (in stampatello ):
Firma:
Organizzazione:
Indirizzo:
E-mail:
Si prega di inviare il presente appello firmato al seguente indirizzo:
E-mail:womenscommittee@iranncr.org
Associazione delle donne democratiche Iraniane
in Italia
Via delle Egadi, 15 Roma 00141
Fax: 06.87.19.92.59