Stati generali
Il Ministro Moratti, mentre migliaia di studenti tentavano di comprendere questa legge delega, annunciò l’intenzione di realizzare un grande appuntamento per meglio illustrare la riforma.
Si seppe poi che a quell’appuntamento potevano partecipare solo persone espressamente selezionate dal ministro. Inoltre scopo dell’iniziativa era quello di simulare un consenso, che in realtà non esisteva, nei confronti di quella riforma.
Migliaia di studenti si diedero appuntamento a Roma per contestare la Ministra e per far capire che a quel progetto classista nessuno era d’accordo. All’interno del palazzo, chi voleva dire la propria fu bloccato e costretto al silenzio.
“Quel dialogo che ho scelto come metodo di lavoro e che continuerò ad alimentare per tutto il processo di riforma” Letizia Moratti, pagina 3 del suo opuscoletto.
E no, almeno non ci prendete in giro
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| Per capirci qualcosa in più sulla legge delega…
Solitamente un progetto di legge viene prima esaminato e discusso dalle commissioni specifiche della Camera e del Senato.Le commissioni sono organi ristretti nei quali siedono deputati o senatori nella medesima percentuale del partito di riferimento alla camera o al senato. La commissione, salvo eccezioni o modalità operative particolari, presenta alla propria Camera di appartenenza un testo definitivo che a quel punto deve essere approvato. Viene poi inviato all’altro ramo del Parlamento dove segue lo stesso iter. Se anche lì è approvata, la legge può essere promulgata. Anche una Legge delega segue lo stesso procedimento. Essa è predisposta dal Consiglio dei Ministri (cioè dal governo), passa poi all’analisi delle commissioni e poi deve passare il voto delle camere. Come dicevamo prima, il voto delle camere si esprime però solo sul testo della delega, i regolamenti attuativi che andranno a regolamentare in modo assai più specifico la materia, saranno di a esclusiva competenza del Ministro. La stessa Costituzione è molto cauta nel sostenere una simile procedura: per materie così importanti e comunque di interesse generale, sarebbe preferibile un coinvolgimento assai più ampio e non l’esclusione a priori addirittura dei parlamentari! |
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