Differenti o differenziati?
Marta Gatti - 14-05-2011
La segnalazione ci giunge senza fonte e con maternità incerta, ma, data l'importanza del tema, la diffondiamo, per continuare un dibattito già altrove presente sulle nostra pagine - Red


Nel caos delle prove Invalsi (test con cui si valuta la preparazione dei nostri studenti) forse la notizia è sfuggita. Eppure la circolare ministeriale una volta tanto è scritta a chiare lettere.

Al punto "Alunni con disabilità intellettiva" dice esplicitamente che questi non possono né devono partecipare ai test di valutazione nazionale. (Il loro handicap abbasserebbe la media, soprattutto delle classi campione).
Se però i genitori in questi giorni li vogliono proprio portare a scuola, e i prof e i maestri non vogliono che si sentano esclusi, ebbene, quei bambini e ragazzi potranno sì fare il test, purchè in un "locale differente da quello utilizzato dagli altri allievi", al fine di non disturbare la prova dei "normodotati". Non solo. Lo stesso trattamento è riservato ai bimbi ipovedenti, e a quelli con i disturbi dell'apprendimento: per loro, che utilizzano strumenti speciali, la prova è prevista, ma, appunto, in locali diversi da quelli dei loro compagni di classe...

Dunque per le prove Invalsi il ministero dell'Istruzione ipotizza, anzi richiede, il ritorno alle "classi differenziali". Parole troppo forti? No, leggete lo stralcio della circolare che allego qui sotto. Eppure la legge 577 del 1977 impone espressamente alla scuola di integrare i bambini disabili con i bambini normodotati, in virtù dell'articolo 3 della Costituzione italiana sulla eguaglianza di tutti i cittadini...Ma forse al ministero dell'Istruzione le copie della Costituzione sono ritenute una lettura inutile.

http://www.invalsi.it/snv1011/documenti/Nota_sugli_alunni_con_particolari_bisogni_educativi.pdf

2.1. Allievi con disabilità intellettiva (codice 1)

[...] la decisione di far partecipare o meno (e se sì con quali modalità) gli alunni con certificazione di disabilità intellettiva (o di altra disabilità grave), seguiti da un insegnante di sostegno, alle prove INVALSI è rimessa al giudizio della singola scuola per il tramite del suo Dirigente. Solo la scuola può conoscere la specificità di ogni situazione e valutare, quindi, la scelta più opportuna. Ciò premesso, il Dirigente scolastico può adottare, a sua discrezione, una delle seguenti scelte:

1) non far partecipare a una o a tutte le prove SNV gli alunni con disabilità intellettiva o altra disabilità grave, impegnandoli nei giorni delle prove in un'altra attività;
2) fare partecipare a una o a tutte le prove SNV gli allievi con disabilità intellettiva o altra disabilità grave insieme agli altri studenti della classe, purché sia possibile assicurare che ciò non modifichi in alcun modo le condizioni di somministrazione, in particolare se si tratta di classi campione. In generale, sono ammessi strumenti dispensativi e misure compensative, con la sola condizione che questi non modifichino le modalità di effettuazione delle prove per gli altri allievi della classe. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova, né la presenza in aula dell'insegnante di sostegno.

Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, è consentito che gli allievi con disabilità intellettiva o altra disabilità grave svolgano una o a tutte le prove SNV in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della classe. Solo in questo caso, è anche possibile la lettura ad alta voce della prova e la presenza dell'insegnante di sostegno.

2.2. Allievi ipovedenti o non vedenti (codici 2 e 3)

[...]Anche per gli allievi ipovedenti e non vedenti sono ammessi strumenti dispensativi e misure compensative, se previsti, con la sola condizione che questi non modifichino le modalità di effettuazione delle prove per gli altri allievi della classe. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova, né la presenza in aula dell'insegnante di sostegno (se previsto).

Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, è consentito che gli allievi ipovedenti o non vedenti svolgano le prove in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della classe. Solo in questo
caso, è anche possibile la lettura ad alta voce della prova e la presenza dell'insegnate di sostegno, se previsto.

2.3. Allievi con disturbi specifici di apprendimento (codice 4)

[...]

Anche per gli allievi con DSA sono ammessi strumenti dispensativi e misure compensative, se previsti, con la sola condizione che questi non modifichino le modalità di effettuazione delle prove per gli altri allievi della classe. Non è pertanto possibile la lettura ad alta voce della prova, né la presenza in aula dell'insegnante di sostegno (se previsto).

Se ritenuto opportuno dal Dirigente scolastico, è consentito che gli allievi con DSA svolgano le prove in un locale differente da quello utilizzato per gli altri allievi della classe. Solo in questo caso, è anche possibile la lettura ad alta voce della prova e la presenza dell'insegnate di sostegno, se previsto.

2.4. Allievi con altri bisogni educativi speciali (codice 5)

Rientrano in questa categoria tutti gli allievi con bisogni educativi speciali non direttamente riconducibili a una delle categorie precedenti (codici 1, 2, 3 e 4) o portatori di bisogni educativi speciali afferenti a più di
una di quelle elencate in precedenza In base alla specifica natura del bisogno educativo speciale, il Dirigente scolastico deve adottare in base alle sue valutazioni, una delle misure previste per gli allievi identificati con uno dei codici da 1 a 4.



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 P. Paolo Cappello    - 15-05-2011
E' una VERGOGNA che nel 2011 si possa leggere una NOTA del genere.
Io, incosciente che negli anni 70 contestava la Falcucci!
FALCUCCI SANTA SUBITO al merito scolastico.

 Stefano    - 15-05-2011
Non era Falcucci ma Malfatti. Comunque questa nota dovrebbe leggerla l'on. Bastico del PD.

 Claudia Fanti    - 15-05-2011
Non ho più parole...

Ma quello che mi fa più male è constatare il silenzio di interi Collegi.

Tutto passa e si concretizza, tutto diviene sempre più insensato e squallido.

Sulle prove e tutto il contorno si potrebbe scrivere un libretto degli errori...ops, volevo dire degli "orrori " pedagogici...