Sui tagli agli organici
Omero Sala - 03-03-2009
... Gelmini manidiforbice ...

Torno sul problema della quantità del tempo scolastico.
La quantità del tempo che i bambini passano a scuola è decisa dai genitori al momento dell'iscrizione (o della riconferma) che prevede opzioni sull'orario, sulla mensa, sulle attività, sulla lingua straniera, sui laboratori da frequentare.
La quantità del tempo che gli insegnanti dedicano ai bambini è invece decisa dal ministro che, con la determinazione dell'organico, promette drastiche riduzioni e afferma senza mezzi termini che intende eliminare le compresenze (considerate superflue e dispendiose, mentre ognuno sa che sono assolutamente indispensabili a garantire l'individualizzazione dell'insegnamento).
I dati che provengono dalle scelte operate dai genitori ci dicono che le ore di permanenza a scuola degli alunni aumentano. Le dichiarazioni dei politici continuano, da agosto, a promettere tagli, ridimensionamenti, razionalizzazioni. Gli alunni stanno a scuola di più, gli insegnanti di meno. L'assurda illogicità è lampante. Gli esiti sono prevedibili.
In attesa di licenziare i geniali riformatori (che intanto governano con insolente sicurezza) e di potenziare i tempi di insegnamento in rapporto alle esigenze degli alunni, non resta che fare appello al senso del dovere degli insegnanti che, in classe, sanno dimenticare l'ottusità e l'incompetenza dei ministri, non si lasciano demoralizzare dagli stipendi avvilenti e dalle vessazioni alla categoria, ... e ritrovano l'energia necessaria solo guardando i loro alunni negli occhi e ascoltando la propria coscienza.
Ma il senso di responsabilità non basta: se le condizioni non cambiano, se abbandoniamo il povero insegnante di fronte alla sua classe sempre più affollata, comincerà a riaffiorare la discriminazione irreparabile, la differenziazione dei livelli, la divaricazione dei percorsi, l'eterogeneità dei risultati.
La spietata selezione chiuderà le prospettive ai deboli e tarperà il volo a tutti. Tornerà la scuola classista, quella ben descritta da una vecchia conta bresciana che recita: "chi gh'è deter, deter; chi gh'è föra, föra. Canta 'l gal e la galina: chi gh'è föra 'l sé ruina!".
Ma saremo tutti fuori e tutti rovinati.

Tags: organici, Gelmini, selezione, tagli, orari, genitori


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 oliver    - 14-03-2009
Trovo prezioso l'invito al senso d responsabilità degli insegnanti ma sconcertante che il ministro e tutto il governo si possa permettere di assumere atteggiamenti oscurantisti e punitivi nei confronti della società tutta senza rischiare nulla politicamente.
Incredibile e incomprensibile è l'appoggio che gli italiani danno al "padrone" e ai suoi accoliti.
I dati sono allarmanti ma veri.
Un progetto diverso, di società tollerante disposta al dialogo con i giovani e alla loro crescita culturale, a commercianti, artigiani e professionisti non interessa, l'unico loro interlocutore è il dio danaro e la possibilità dell'identificazione con il "sommo".
La scuola non è parte fondamentale della società e solo un peso economico che va ridimensionato. VERGOGNA!!!!!