Se ci sarà ancora
Giuseppe Aragno - 30-06-2007
Di Fioroni l'ultima che si sa è la più bella: da settembre le scuole superiori avranno Dvd con Dante e con Benigni. E' la presa del palazzo d'inverno e, in quanto al resto, tra vendite di fumo, proclami a mezza voce e contratti da fame, s'annunzia il nuovo corso e le sventure sono dipinte a festa. Spiccioli pidocchietti contrabbandati per "grandi investimenti" e giù la doverosa sfilza dei "punti qualificanti": la qualità di berlingueriana memoria, con tanto di progressione di carriera funzionale allo sviluppo dell'azienda, la morattiana "valutazione" della professionalità docente in termini di competenze degli studenti, il tutto condito da "Quaderni bianchi" e "accordi quadro" coi sindacati - i vertici, s'intende, ché la base non conta - e un direttorio di governo che da solo è l'espressione d'una filosofia. Pensate un po': il Ministero dell'Economia e delle Finanze con quello della Pubblica Istruzione! Pubblica è l'etichetta e, se la leggi bene, è come al supermarket: l'acquirente è tenuto a controllare la data di scadenza.
Chiudiamo così, con questi fescennini, con il trionfo dei travestimenti, le danze buffonesche e i cori licenziosi affidati ai mass media che "passano" gli osceni filmini di You Tube e il Corona di turno, distillando goccia a goccia le intercettazioni. Finisce così, con Fioroni che spaccia per nuova la merce avariata del duo Moratti-Berliguer - la maggiominoranza è regola fissa - con Veltroni che modestamente dichiara "faccio un'Italia nuova e intanto annunzia la Tav, la riforma Montezemolo delle pensioni - la smettano i sindacati di proteggere fannulloni! - il patto tra le generazioni che nacque con Berlusconi, e si abbandona ad un moderato sessantottismo fiscale: la fantasia non va la potere, e però - contentiamoci - abbiamo uno slogan rivoluzionario: pagare meno, pagare tutti. Chi ha sempre pagato è così ben servito e chi già paga meno ha un lasciapassare. Finisce così, con la formazione che emerge dalla nebbia delle stravaganze - "servono campus universitari" - e subito si perde nel quadro di un'America "casereccia" in cui trovano posto gli sceriffi. Finisce così: formazione fa rima con immigrazione e il tema vero è ormai la "sicurezza". Nessuno, dice fermamente il nuovo capo tribù dei centri e dei sinistri, nessuno può legittimamente definire razzista il buon padre di famiglia che ha paura per la figlia nel quartiere che non riconosce; dove, si sottintende, i bianchi sono tutti buoni e i colorati invece brutta gente! E quindi? Quindi è chiaro: sicurezza, polizia, carabinieri, forze dell'ordine ovunque, e tutto torna a posto.
Avevamo cominciato con Prodi che avrebbe dovuto cambiare l'Italia e si arrampica invece affannato tra scaloni e scalini, e finisce così, con Fioroni che vende tappeti, Visco che si presenta spontaneamente" ai magistrati (ai cittadini proprio non può, è impresentabile); con la giornalista Carmen Lasorella che non è stata al gioco ( la ricordate? fu in Somalia con Ilaria Alpi) che ha ora lo stipendio decurtato e non le si consente di parlare; con Sabina Guzzanti che alla Rai non è tornata e con Bruno Vespa che invece c'è rimasto. Finisce male, col capo della polizia, che a Genova ci fece vergognare, promosso a capo Gabinetto di Giuliano Amato, ministro dell'Interno e un tempo braccio destro di quel Craxi che disonorò la tradizione del nostro socialismo. Così finisce: con Veltroni che giura: farà un'Italia nuova.
Una domanda mi angoscia: la scuola ci sarà ancora?

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 Marco Palone    - 01-07-2007
Moratti, Berlinguer Fioroni... Ma non capisco una cosa.
E' mai possibile che qualsiasi tenativo di riformare la scuola debba essere visto come un atto sacrilego? Secondo me la pecca dell'attuale ministro è proprio la mancanza di volontà innovatrice. Ma noi docenti vogliamo metterci in testa che la scuola non va, non va assolutamente? Si deve parlare di qualità, si deve parlare di professionalità differenziate tra i docenti, di carriera e di valutazione ... Come facciamo a pretendere di essere pagati di più se siamo contenti di svolgere le stesse mansioni di 50 anni fa?
E poi se Moratti,Berlinguer e Fioroni hanno sbagliato, ci sarà qualcuno che ha proposto riforme assennate, o va bene solo restare nell'attuale palude?

 domenica tuttoilmondo    - 01-07-2007
Non ci sono più parole oltre lo sconforto sconcerto ma ognuno ha i ministri che si merita. Cosa facciamo noi docenti se non accettare incondizionatamente le decisioni prese dall'alto? E che dire dei sindacati?
Cosa fare? Che ne dite di creare un sindacato autonomo di docenti che vogliano salvare la scuola!