Stefano Catasta, Marilena Iacomelli, Stefano Maschietti - 19-08-2005
A proposito del recente comunicato ANIEF dal titolo: "Qualche ingresso in ruolo e per i meno meritevoli"
La gravità, l'infondatezza, l'intento offensivo e diffamatorio della tesi del comunicato ANIEF, che giudica i vincitori del CONCORSO ORDINARIO del 1999 "meno meritevoli" ed immessi in ruolo senza presupposti legali, nonché lo stesso CONCORSO ORDINARIO "vecchio" e "obsoleto", costringe innanzitutto ad una premessa "tecnica":
- "Le graduatorie relative ai concorsi per titoli ed esami restano valide fino all'entrata in vigore della graduatoria relativa al concorso successivo corrispondente" (legge 3 maggio 1999, n. 124, art. 1, comma 4 ; GU del 10 maggio 1999, n. 107)
- definire "obsoleto" un CONCORSO ORDINARIO e "meno meritevoli" gli idonei, individuati in base alla suddetta procedura concorsuale, costituisce una gravissima affermazione, denigratoria dell'autorevolezza della Costituzione, la quale individua nel concorso pubblico lo strumento principe per il reclutamento nei ruoli dello Stato (articolo 97 della Costituzione Italiana); dell'operato e della credibilità dello Stato e del Ministero dell'Istruzione che bandì il CONCORSO ORDINARIO del 1999; degli Uffici Scolastici Regionali che organizzarono il Concorso; delle commissioni giudicatrici individuate per selezionare i candidati; dei candidati risultati idonei alle prove del CONCORSO ORDINARIO. A sostegno di tali gravissime dichiarazioni si dovrebbero produrre prove inconfutabili e tali da invalidare gli esiti del concorso stesso, con conseguenti procedimenti legali a carico di tutti gli interessati: Stato, Ministero dell'Istruzione, Uffici scolastici regionali, commissioni e candidati.
Dopo questa premessa, proponiamo una lettura analitica e postillata del comunicato stesso.
La gravità, l'infondatezza, l'intento offensivo e diffamatorio della tesi del comunicato ANIEF, che giudica i vincitori del CONCORSO ORDINARIO del 1999 "meno meritevoli" ed immessi in ruolo senza presupposti legali, nonché lo stesso CONCORSO ORDINARIO "vecchio" e "obsoleto", costringe innanzitutto ad una premessa "tecnica":
- "Le graduatorie relative ai concorsi per titoli ed esami restano valide fino all'entrata in vigore della graduatoria relativa al concorso successivo corrispondente" (legge 3 maggio 1999, n. 124, art. 1, comma 4 ; GU del 10 maggio 1999, n. 107)
- definire "obsoleto" un CONCORSO ORDINARIO e "meno meritevoli" gli idonei, individuati in base alla suddetta procedura concorsuale, costituisce una gravissima affermazione, denigratoria dell'autorevolezza della Costituzione, la quale individua nel concorso pubblico lo strumento principe per il reclutamento nei ruoli dello Stato (articolo 97 della Costituzione Italiana); dell'operato e della credibilità dello Stato e del Ministero dell'Istruzione che bandì il CONCORSO ORDINARIO del 1999; degli Uffici Scolastici Regionali che organizzarono il Concorso; delle commissioni giudicatrici individuate per selezionare i candidati; dei candidati risultati idonei alle prove del CONCORSO ORDINARIO. A sostegno di tali gravissime dichiarazioni si dovrebbero produrre prove inconfutabili e tali da invalidare gli esiti del concorso stesso, con conseguenti procedimenti legali a carico di tutti gli interessati: Stato, Ministero dell'Istruzione, Uffici scolastici regionali, commissioni e candidati.
Dopo questa premessa, proponiamo una lettura analitica e postillata del comunicato stesso.