Ridere sul concorsone |
Vi propongo questo testo, di autore anonimo;
credo non sia necessaria la traduzione di Rolando
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"Seppelliamoli di ridicolo"
Un giorno il Ministro s’è svegliato
pensando come diventar famoso.
Dopo aver i suoi Esperti convocato
e Saggi ed Ispettori anche a riposo
e presidi ed in primis i sindacati
amici suoi, è finalmente esploso:
"Per istruire tutti gli Italiani
dovemo fa’ come gli Americani.
Prima de tutto, han da impara’ l’inglese;
ch‘ ora é la lingua vera universale :
Io dò l’esempio a tutto’ er Bel Paese
e dico - ‘I care’ - come nell’ospedale -;
poi ho da abbassare le pretese
di quella plebe pseudo-professionale
fatta daji inzegnanti de la scola,
ché presto o tardi jiel’aricaccio in gola.
Pe’ questo io je indìco un concorzone
cor palio de le cinquecentomila,
ch’obbliga ‘ste benemerite perzone
a mettese tutte a fa’ la fila
e a assoggettasse ad ogni umiliazzione
cor quizz, che, come fa la pila,
che s’accenne quanno che se tocca,
giusto o sbajato senza fallo scocca.
Così puro li miei pensionati,
che vojo nominà miei Commissari
nun hanno da pensà a li risurtati;
basta che dico a tutti i miei gregari
d’annà a prenne lezzion dai sindacati
che pe’ poche lirette e spicci vari
te dicono che sono ‘ste riforme.
Ji antri se gratta e lo ministro dorme.”
Dorme sognando l’High School d’oltremare,
u’ non si studia, ma si socializza.
Sogna una scuola, dove non pensare,
ma clicccare, quizzare, entrare in lizza
per collaborare e per piegare
capo, schiena e didietro ad ogni bizza
che venga in mente a quel funzionariato
che dai Signor Ministri è nominato.
Finalmente ha raggiunto l’ideale
sì vagheggiato quarant’anni e passa.
Raddrizzato che sia l’error fatale
sul paese che guida, con grancassa
canta di nuovo un’Internazionale,
condita con i pancakes e la melassa,
chè i nostri cittadini del domani
li farà zombi e finti americani.
Sogna a occhi aperti. E nelle scuole ha
esposto
un busto, su cui fa scalpellare
l’iscrizione :
“Io so’ er Ministro, ch’ ha rimesso a
posto
er coma de la Publica Istruzzione,
svendendo er baraccone a basso costo.
Me merito davero ‘n’ovazzione
ch’ho stabilito infine l’uguajianza
dei miei docenti co’ la mia ignoranza”.
Ma il busto si è poi tanto gonfiato,
Che un giorno è esploso e non si è più
trovato
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[Alberto Biuso]