Note critiche col segno meno |
Concorsone,
ma perché?
Un metodo serio
di valorizzazione della professionalità docente avrebbe dovuto valutare appunto
la professionalità docente (cioè la capacità dell'insegnante di insegnare):
questo, da Kant a Wittgensterin, è un giudizio analitico ed è sempre e necessariamente
vero. Purtroppo, per Kant e tutti gli altri almeno fino a Wittgenstein, i
giudizi analitici spesso non hanno a che fare con la realtà, soprattutto
evidentemente con la realtà scolastica italiana, gestita dalla lobby
sindacal-governativa.
Il fatto che un
docente per dimostrare la propria professionalità debba partecipare a un
concorso a quiz, studiare, seguire magari dei corsi a pagamento (di alto o
basso costo non ha alcuna importanza, la questione è di principio), organizzati
proprio da quegli stessi sindacati che hanno deciso la procedura concorsuale in
complicità col ministro, dimostrare di conoscere la metodologia didattica
ufficiale (non di creare quotidianamente un metodo, sulla base delle esigenze
di coloro che si trova di fronte: sarebbe utile vi leggeste tutti Feyerabend
per capire meglio cos'è un metodo); beh! Tutto questo è assolutamente contraddittorio
(e chi non vede la contraddizione è perché non la vuol vedere; non posso
credere che sia così cieco), e inoltre illegittimo, incostituzionale,
perseguibile di fronte al TAR, al Consiglio di Stato, alla Corte comunitaria,
ecc., per motivi che sarebbe troppo lungo spiegare qui (ma presto sul sito
Scuola Democratica:
http://utenti.tripod.it/aconfort/sd/ sarà pubblicato un documento che contiene
l'analisi puntuale di tutte le contraddizioni logiche, didattico-metodologiche,
giuridiche, ecc. dell'art. 29 CCNL, dell'art. 38 CCNLI e di tutti i
provvedimenti attuativi).
Peraltro, credo
sia possibile valutare la professionalità dei docenti e differenziarne la
retribuzione sulla base di criteri di merito. Ma, appunto, bisognerebbe per
esempio, monitorare (si dice così adesso?) l'attività quotidiana del docente
anche solo per un'ora al giorno, diciamo per un mese? o per un anno intero? non
so fate voi, visto che decidete sempre tutto. Ma qualche volta ragionate, prima
di decidere iniziative che sono chiaramente clientelari, anche se finge di
essere meritocratico e di introdurre una logica efficientistico-aziendalistica,
ma si becca poi le feroci critiche del quotidiano più efficientistico-aziendalistico
che ci sia in Italia (vedere l'articolo di Luisa Ribolzi che ha girato in lista
e che è riprodotto anche sul sito di cui sopra). La prova strutturata nazionale
non lo può fare (dico: valutare la professionalità docente) per una serie spaventosamente
lunga di ragioni talmente evidenti che forse non varrebbe nemmeno la pena di
elencarle, ma lo faremo ugualmente sul sito di cui sopra. Certo, c'è anche la
lezione, magari simulata, una sola! Che cosa ci farete dopo, una trasmissione
televisiva di
successo, del
tipo "Provini, tutti pazzi per la...
scuola"?
La
professionalità dei docenti italiani è ampiamente provata e lo hanno dichiarato
esplicitamente due successivi ministri della PI (Lombardi e lo stesso
Berlinguer) dichiarando che era ora di aumentare lo stipendio agli insegnanti
(a tutti, dicevano loro) per evitare "l'agonia della scuola"(!).
Lo hanno scritto
a chiare lettere su articoli pubblicati in vari luoghi e tuttora reperibili.
Purtroppo, spesso succede, specie in Italia, che si dichiari qualcosa e si
faccia l'opposto.
Infine, ho il
sospetto (indimostrabile, certo!) che, a grandi linee, si potrebbero già
conoscere a priori gli elenchi dei docenti "meritevoli", stabiliti da
quella stessa lobby che ho già citato. Parola di un iscritto alla CGIL,
dissenziente minoritario e totalmente inascoltato.
Angelo
Conforti
Scuola
Democratica