Architettura scuola americana
Parte Prima
- ruolo dello stato [prospettiva storica - responsabilità dei governi - aree di controllo]
e ruolo locale
- finanziamento della scuola pubblica
Parte Seconda
- istruzione pre-elementare
- scuola elementare
- scuola superiore
- modelli di istruzione post-secondaria
Parte prima
RUOLO DELLO STATO E RUOLO LOCALE
prospettiva storica
A differenza della maggior parte degli stati europei, i cui sistemi educativi presentano un certo grado di controllo centralizzante, gli Stati Uniti vanno all'estremo opposto, così anche se molte componenti e forze della società americana sono caratterizzate da una certa tensione verso l'uniformità, tra quelle non si può certo annoverare la scuola.
Nonostante la notevole discussione su un sistema scolastico federale nel periodo immediatamente successivo la nascita della nazione americana, l'istruzione dei cittadini non trova quasi nessuno spazio nella costituzione (1791). Gli americani sembrano aborrire istintivamente la centralizzazione e il loro sistema educativo e un esempio eccellente di estrema decentralizzazione.
La costituzione statunitense separa i poteri del governo federale da quello dei singoli stati della federazione: il decimo amendamento della costituzione (1791) detta che i poteri né compresi dalla costituizione, né proibiti da questa agli stati vengono delegati agli stati o alla popolazione ("the powers not delegated to the United States by the Constitution, nor prohibited by it to the States, are reserved to the States, respectively, or to the people")
L'istruzione non rientra tra le prerogative delegate dalla costituzione al congresso, viene pertanto delegato ai singoli stati il compito di occuparsi dell'istruzione dei cittadini. Da un punto di vista legale, quindi, è la legislatura degli stati l'organo supremo a cui fanno capo gli orientamenti e la struttura della scuola. Nelle costituzioni di ogni singolo stato sono contenute delle affermazioni fondamentali riguardante l'istruzione dei cittadini. Da quella formulazione deriva l'intera impostazione che è stata data alla scuola in quel singolo stato: organizzazione, amministrazione, finanziamento.
Le radici storiche di tale impostazione sono da ricercare nel movimento delle common schools (scuole comuni) del primo Ottocento: scuole elementari intese a soddisfare i bisogni educativi di aree molto circoscritte. Il loro finanziamento e la loro amministrazione dipendeva completamente dai contribuenti locali che ne eleggevano anche pubblicamente gli amministratori. Le scuole comuni offrivano quindi un curriculo di base inteso a sviluppare in primo luogo le abilità di lettura e scrittura, l'aritmetica e spesso anche a trasmettere nozioni di storia, geografia, musica, arte e igiene. Le scuole comuni trovarono favoreggiatori e oppositori in ogni stato dell'Unione, ovvero in quelli che, grazie alla loro economia avanzata, fornivano questo servizio. I pionieri dell'istruzione pubblica furono quindi gli stati del New England (fascia nord-est), con il Massachusetts in testa, a cui seguirono gli stati del territorio nord-occidentale e poi quelli della fascia medio-atlantica. Gli stati del Sud rimasero a lungo esclusi dal movimento. Nella storia della partecipazione statale alla scuola la crociata delle scuole comuni rappresenta l'episodio piu significativo riguardo al controllo statale nell'istruzione e dalla loro evoluzione deriva l'odierna istituzione della scuola pubblica americana.
L'investimento di tale potere nelle legislature statali dovrebbe risultare in un'ovvia variazione nella modalità di controllo della pubblica istruzione. I vari stati, tuttavia, esercitano la loro autorità legale attraverso delle unità amministrative di base la cui struttura e funzioni di controllo sono, in pratica, identiche in tutti gli Stati Uniti.
Sempre nello stesso periodo che vede l'emergere delle scuole comuni, una certa liberalità delle legislature statali permetteva ai residenti di varie aree di uno stato di costituire i distretti scolastici. La fondazione di queste prime particelle amministrative rappresenta il primo atto di controllo della scuola da parte dello stato che sfruttava infatti la loro costituzione in tal direzione. La configurazione del distretto scolastico ottocentesco non ha subitto cambiamenti significativi.
Si capisce come i distretti scolastici, le agenzie statali intese alla realizzazione della politica scolastica dello stato, siano gli strumenti per dell'attualizzazione della decentralizzazione della scuola americana. L'organo elettivo da cui sono regolati è responsabile della costituzione, mantenimento, organizzazione, amministrazione delle scuole che ricadono nella giurisdizione del distretto. Questa coincide geograficamente con l'area la cui popolazione sostiene fiscalmente il distretto. Nessun by-pass quindi viene imposto al denaro dei contribuenti che viene destinato direttamente nelle casse del distretto da cui è servita.
Dopo averne permesso l'organizzazione, vari stati incoraggiarono i distretti scolastici a sollecitare il contributo fiscale dei residenti della loro area per il sostentamento delle scuole comuni. Da parte loro, gli stati incoraggiavano l'istruzione pubblica con l'elargizione di fondi e aiuti finanziari a quei distretti che si autotassavano per finanziare le scuole comuni, già fortemente caratterizzate da una vocazione alla scuola pubblica. Nonostante lo stato non si faccia ancora garante dell'istruzione pubblica e obbligatoria la incoraggia attraverso i distretti ed è in tal modo che in questa fase cominciano già a distiguersi delle caratteristiche della futura scuola pubblica americana: il distretto locale si fa carico di trovare la parte più consistente dei fondi necessari al sostentamento delle scuole mediante la tassazione locale (imponendo solitamente tasse sulla proprietà) mentre lo stato interviene solo ad integrare quei fondi, non essendone la fonte principale. L'inevitabile evoluzione del legame tra le scuole comuni e lo stato attraverso il canale dei distretti scolastici fortemente dipendente dalle legislature statali dovevano essere i mandati statali che rendevano obbligatorie le scuole comuni. Tale esperienza storica si riflette comunque nelle leggi che regolano l'obbligatorietà scolastica le quali da stato in stato possono variare nel grado di severità: in alcuni casi, infatti, lo stato ne può delegare l'applicazione alla discrezione del distretto.
La tipologia del distretto varia a seconda se si tratta di un distretto di scuola elementare, secondaria o una combinazione di entrambi: alcuni fanno riferimento ai confini urbani di un comune altri a quelli di una contea; inoltre si suddividono in distretti rurali, urbani e sub-urbani e di piccole comunità urbane. Tale suddivisione è dovuta alla diversità tra opportunità e problemi presentati da ogni tipo di popolazione servita. A dispetto di tutte queste variazioni presentanto molto caratteri comuni. In primo luogo un distretto scolastico può essere definito come una "quasi corporazione" in quanto pur operando come una corporazione non condivide con quella lo statuto legale. In qualità di "agente statale" deve operare entro i limiti delle leggi dello stato da cui dipende ed è designato ad applicare le direttive politico-pedagogiche di quello stato e di facilitare l'amministrazione della scuola pubblica di quello stato.
In secondo luogo un distretto scolastico ha il compito di educare solo chi risiede dentro l'area che ricade nella sua giurisdizione delimitata da confini geografici.
In terzo luogo il distretto scolastico può essere visto come uno strumento di autofinanziamento della scuola mediante la tassazione dei suoi residenti. Infine, all'interno del distretto i cittadini hanno l'opportunità di sviluppare modalità di autogoverno scolastico che regola l'amministrazione, l'organizzazione, il finanziameno e la manutenzione delle scuole a livello locale.
Nel 1890 esistevano già più di 100.000 distretti che gia negli anni settanta sono scesi a 16.376. Dal secondo dopoguerra, infatti, è emersa in modo sempre più forte una certa tendenza a condensare la parcellizzazione del sistemal scolastico a dispetto di coloro che reputavano l'esistenza del piccolo distretto come garanzia di un controllo più da vicino da parte della popolazione servita. A favore di una scuola di sempre meno distretti si è schierato chi (come l'attuale presidente) intravede nei distretti più estesi 1) la possibilità di evitare la duplicazione dei servizi e dei costi amministrativi; 2) l'opportunità di un più ampio respiro sociale , economico, etnico e razziale dal momento che un grande distretto incorporerebbe un numero maggiore di cittadini; 3) la possibilità di una base fiscale più larga che a sua volta 4) permetterebbe maggiori risorse finanziare che potrebbereo essere devolute all'incremento e al miglioramento della variazione curriculare.
Tra i sedicimila e più distretti oggi parte della costellazione scolastica americana esistono quindi rapporti di divergenza non solo all'interno dei distretti, ma soprattutto tra i distretti e l'amministrazione statale, e, a quest'ultima, si è aggiunta negli ultimi anni il bracciodi ferro con l'amministrazione federale che cerca di farsi perdonare un'assenza di due secoli. Ma la decentralizzazione della scuola che ha radicate tradizioni nella storia e nella composiozione sociale americana è ora più che mai (nonostante la recente sconfitta poresidenziale repubblicana) molto forte e trova i suoi favoreggiatori in chi la reputa garante di una più grande libertà dalla partigianeria, dal controllo politico. A questa fondamentale motivazione se ne aggiungono almeno altre due che tradizionalmente godono di grande popolarità nei comuni atteggiamenti politici dell'americano medio: 1) i confini del distretto sono più facilmente definibili e manipolabili a fini pratici di quelli tracciati di altri unità governative troppo spesso pregiudicate da eventi storico-politici poco controllabili; 2) la tassazione diretta destinata al finanziamento della scuola può essere vista in maniera più favorevole dagli elettori in uanto non legata ad altre spese governative i cui percorsi sarebbero più difficili da rintracciare.
In 29 stati i distretti sono indipendenti da altri organismi governativi, in 4 stati intrattengono delle relazioni di dipendenza con alcuni enti politici, nei rimanenti 17 stati è presente un miscuglio di rapporti tra stato e distretti con diversi gradi e tipologie di dipendenza di questi da organismi governativi. Gli svantaggi provenienti dall'avere i distretti scolastici non partecipanti al governo dello stato sono molteplici, soprattutto quando le prerogative dei distretti si sovrappongono a quelle di altri organismi come le municipalità e tale sovrapposizione implica uno sforzo maggiore di comunicazione e cooperazione.
responsabilità dei governi statali
Nella maggior parte degli stati americani le singole legislature hanno l'obbligo stabilito nella costituzione dello stato di costituire e mantenere un sistema di scuole pubbliche. Tale incarico viene espletato dai vari bracci dell'organizzazione governativa statale: la legislatura statale emana le leggi che regolano l'istruzione del singolo stato; i costituenti dell'esecutivo (governatore, superintendente scolastico e State Board of Education, organo direttivo della scuola a livello statale) si preoccupano di applicare le norme e legislative; le corti statali intervengono nelle controversie di materia scolastica.
Da notare la tendenza per la quale i vari governi statali hanno sempre più delegato poteri decisionali agli organi direttivi dei distretti scolastici locali (Boards of Education).
- responsabilità della legislatura
riguardano un certo numero di aree molto complesse e toccano soprattuto le formule dei fondi destinati all'istruzione. Da notare che, nonostante l'autonomia dal governo federale i legislatori seguono sempre più spesso le raccomandazioni provenienti da ambienti federali soprattutto dal "ministero dell'istruzione" (State Department of Education) e da commissioni o gruppi di ricerca sull'educazione istituite dal governo federale
- responsabilità esecutive
il livello esecutivo è suddiviso tra il governatore, i membri dello State Board of Education e il capo dei funzionari scolastici statali eletto dal Board.
Il ruolo del governatore (di un leader politico, cioé) ha un grosso impatto sull'orientamento della politica scolastica di uno stato: il suo diritto di veto e il suo sostenimento o opposizione alle legislazioni esercita una grande influenza sui legislatori, infine le sue raccomandazioni sono cruciali per lo stanziamento di fondi da destinare alla scuola. Allo State Board of Education, l'organo direttivo (che può essere elettivo o nominato dal governatore) che ha autorità sui distretti della scuola elementare e secondaria spetta il compito di stabilire gli orientamenti generali della scuola pubblica di uno stato relativi alla supervisione, al controllo e alla struttura amministrativa. Tra le sue maggiori responsabilità vi è quella della nomina del capo dei funzionari statali della scuola pubblica di uno stato (Superintendent o Commissioner) che insieme al suo personale costituisce lo State Department of Education, una sorta di "Ministero della P.I." del singolo stato. Le funzioni di questo organismo variano da stato a stato ma generalmente comprendono la supervisione dei distretti scolastici, l'assicurazione che i singoli statuti di questi siano in accordo con le direttive statali e federali, e la direzione e distribuzione dei fondi statali ai vari distretti scolastici.
- controllo scolastico statale e locale
mentre le legislature statali e gli elementi dell'esecutivo rappresentano i garanti della scuola pubblica, la soluzione di molti dei problemi della scuola viene delegata alle strutture locali, ovvero agli organi direttivi dei vari distretti scolastici. Queste responsabilità, che come si vedrà sono abbastanza estese ma prescritte e delimitate dalle legislature statali, solitamente comprendono 1) decisioni in merito alla configurazione delle scuole presenti nel distretto; 2) costruzione e manutenzione delle strutture scolastiche; 3) assunzione del personale amministrativo e docente; 4) definizione delgi orientamenti amministrativi e delle politiche e approcci didattici delle scuole; 5) potere decisionale riguardo l'imposizione fiscale ai residenti del distretto.
aree di controllo statale
Anche riguardo al controllo vi sono differenze considerevoli tra le specifiche aree che i vari stati riservano a loro stessi o delegano ai distretti locali. In seguito sono elencate le aree più importanti soggette alla diretta prescrizione statale.
- programmi e standard
agli stati viene incaricato di individuare le aree curriculari di base nelle scule elementari e secondarie che generalmente comprendono lo studio della lingua inglese, la storia degli Stati Uniti e in qualche caso anche la storia locale, lo studio della costituzione statunitense, igiene ed educazione fisica. Gli stati possono anche richiedere un minimo di competenza nelle materie prima elencate ma fa solo parte di una tendenza più recente richiedere test di competenza tra i requisiti per il conseguimento della promozione finale al termine della scuola secondaria.
- frequenza obbligatoria
In generale viene imposta la frequenza scolastica dall'età di cinque o sei anni fino all'età di diciassette o diciotto per un totale comunque di 12 anni di istruzione obbligatoria. La maggior parte degli stati specifica anche il minimo di durata del calendario scolastico stabilita intorno ai 180 giorni.
- abilitazione del personale scolastico
la maggior parte degli stati hanno delle regolamentazioni specifiche riguardanti l'abilitazione alla professione degli insegnanti, degli amministratori e di altro personale scolastico. L'obbligo dell'abilitazione ha come scopo la garanzia della qualità dell'istruzione offerta. Tale accento sulla professionalità ha condotto all'istituzione di pacchetti di corsi (obbligatori soprattutto per chi diventerà insegnante) mirati alla teoria e alla pratica didattica offerti da istituzioni post-secondarie (college e università) e riconosciuti o approvati dagli organi scolastici direttivi statali (State Board of Education). Il conseguimento dell'abilitazione è quindi facilitato dalla preparazione accademica unita al sostenimento di esami offerti regolaermente (annualmente) da commissioni istituite dagli State Board of Education.
- finanziamento scolastico
la fetta più consistente del finanziamento della scuola pubblica proviene dalle tasse locali sulla proprietà e da fodi statali. Gli stati hanno genealmente specificato abbastanza dettagliatamente il potere e i parametri di tassazione da parte dei distretti scolastici e inoltre dispongono di meccanismi per la regolamentazione della distribuzione degli aiuti statati ai distretti.
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