Finanziamenti alle private
Lea Borrelli - 07-06-2002
LETTERA APERTA
AI CONSIGLIERI REGIONALI
DEI PARTITI DI OPPOSIZIONE


Cari consiglieri,
stiamo seguendo con la dovuta attenzione il dibattito sulle forme di finanziamento alle scuole private deliberate dal governo regionale pugliese.

Abbiamo apprezzato la larga messe di dichiarazioni rilasciate da molti di voi ai vari organi di stampa.
Ci lascia un po' perplessi, tuttavia, il fatto che alle dichiarazioni ai mass-media non corrisponda ancora una iniziativa (o, almeno, un annuncio di
iniziativa) nelle competenti sedi istituzionali per contrastare atteggiamenti del governo regionale che, a nostro avviso, costituiscono palese violazione dell'art. 33 della Costituzione repubblicana.

Non tocca a noi, rispettosi della vostra autonomia, avanzare proposte o suggerimenti; ci piacerebbe, comunque, conoscere i vostri orientamenti ed -
eventualmente - aprire un confronto.

Vi dovrebbe confortare il fatto che, da anni, tutti i sondaggi di opinione - ultimo quello commissionato dall'insospettabile "famiglia cristiana" -
indicano che la maggioranza dei cittadini italiani si dichiara nettamente contraria ai finanziamenti alle scuole private.

Distinti saluti.
Bari, 22 maggio 2002

il "forum per la scuola pubblica"- Bari

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 Giuseppe Zonno    - 09-06-2002
Gent.ma Sig.ra Borrelli,
ma, ad oggi, cosa ha dato la Regioen Puglia alle Scuole "private"?
Io appartengo ad una scuola "pubblica non statale paritaria" (non privata, quindi) ma, fino ad oggi non ho ricevuto un centesimo di euro; meno male perchè soldi pubblici non ne voglio; ma le famiglie che frequentano la scuola dove insegno io li vorrebbero perchè, per la Costituzione italiana, ne hanno diritto.
Con stima.
Giuseppe Zonno

 lea borrelli    - 10-06-2002
Gent.le Sig. Zonno,
spiacente di farle notare che l’art. 33 della costituzione recita testualmente:
“Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato.”
Dunque, la Costituzione non dà alle famiglie il diritto di cui lei parla.
Inoltre, attraverso i buoni-scuola (o “borse di studio”) istituite dalla regione Puglia (ispirandosi alla legge n. 62 del 10 marzo 2000) sarà possibile spesare l’iscrizione e la retta di frequenza anche per le scuole paritarie; in tal modo queste scuole riceveranno finanziamenti, sia pure indiretti.
Il referendum a favore della scuola pubblica, per il quale il Forum si sta battendo, prevede per l’appunto di abrogare le parti della legge n.62 del 10 marzo 2000 ("Legge di parità"), che stanno già producendo effetti negativi, quali i finanziamenti diretti e indiretti (attraverso i buoni scuola) alle private, la parificazione dei precari delle private, la dismissione di scuole dell'infanzia statali ecc..........
Rimarrebbero in vigore le parti della legge che disciplinano le regole alle quali le scuole che accedono alla parità devono attenersi, per garantire l'equipollenza di trattamento agli alunni che le frequentano, senza oneri per lo Stato, come prescritto dalla Costituzione.
Distinti saluti
lea borrelli

 caterina familiari    - 11-06-2002
il finanziamento non viene dato alle scuole ma alle famiglie che scelgono per i propri figli scuole non statali.
nella maggioranza dei paesi europei questo avviene da anni. e' una questione di civiltà e apertura mentale.l'unico ostacolo è una concezione statalistica dello stato.
caterina familiari genitore
prov. di milano