Professori poveri ... o poveri professori!
Cassandra - 12-06-2006
Ora è arrivata la conferma dallo stesso ministro della Pubblica istruzione, Giuseppe Fioroni, che in un comizio a Campobasso ha anche citato i numeri. "Si sono dimenticati - ha detto Fioroni riferendosi al precedente esecutivo - di prevedere 436 milioni di euro per l' adeguamento di quello che già il personale ha avuto". Ma cosa ancora più importante per chi dovrà valutare a partire dal prossimo 21 giugno i 450 mila maturandi delle scuole pubbliche e private "non hanno previsto neanche I soldi per gli esami di maturità dove, su 90 milioni di euro, ne mancano 45".

Sulla questione è già intervenuta qualche giorno fa la Flc Cgil. "Non ci sono I fondi per pagare gli esami di Stato. E in questo modo lo Stato si indebita", dichiara il segretario nazionale, Enrico Panini, che aggiunge: "Per il pregresso, da alcune settimane abbiamo dato mandato ai nostri avvocati per avviare tutte le pratiche che consentano il recupero delle spettanze degli insegnanti
.

Leggo la notizia su Repubblica e mi indigno perché per I prof ci sono sempre meno soldi; ma, in merito agli esami, ho sempre pensato che, se I professori fossero pagati DIGNITOSAMENTE, si potrebbero risparmiare le indennità di esame visto che si fanno in orario e in giorni di normale servizio (in sintesi penso che queste elemosine siano un piccolo risarcimento ai docenti a fronte di stipendi vergognosamente miseri) , ma la cosa veramente scandalosa mi sembra quella che ho appreso di recente dal Dirigente Amministrativo della mia scuola e che cioè ai professori non spettano più le indennità di trasferta.
Tradotto in parole povere: i professori si assumono la responsabilità di minori affidati alle loro cure 24 ore su 24, di giorno e di notte, nei giorni prefestivi e festivi, tentando di contrastare la determinazione tutta giovanile di darsi anima e corpo ad attività frenetiche di distruzione per divertimento, ad attività pericolose per la loro incolumità e, soprattutto, praticare ciò nel corso di tutte le notti dalla partenza al rientro.
I ragazzi non sono pratiche, fascicoli, carte, sono esseri viventi per fortuna molto vitali e anche molto impegnativi; qualunque insegnante svolga la sua professione con passione, dopo il normale orario di servizio è sfinito dal rapporto dialettico con gli studenti. Non si può fare con loro straordinario notturno e festivo per più giorni senza essere, almeno parzialmente, risarciti.
Perchè il sindacato ha taciuto e ha lasciato passare una tale ingiustizia?

Annasilvia D'Amelio
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 sandra    - 12-06-2006
Mi pare che i sindacati abbiano protestato.
Si possono trovare comunicati nei siti.

Comunque non credo che la diaria che si percepiva in Italia (500 vecchie lire l'ora) fosse tale da risarcire qualche cosa.

Per l'estero l'indennità è rimasta.

 ilaria ricciotti    - 12-06-2006
Il titolo potrebbe essere commentato in diversi modi.
I prof sono poveri economicamente, ma purtroppo alcuni di loro lo sono anche professionalmente. Questo tuttavia molti fanno fatica ad ammetterlo.
Oltre a ciò va detto che i prof. italiani sono malpagati ed il loro lavoro, sempre più impegnativo e difficile, non interessa più quasi a nessuno. Il prof. è stato ed è declassato dai numerosi messaggi negativi che una parte della società italiana emana nei suoi confronti, mettendolo alla stregua di uno che deve soltanto limitarsi ad insegnare a far sì che gli studenti sappiano leggere, scrivere e far di conto. Ma noi sappiamo che non è così.

 Francesco Mele    - 13-06-2006
Aggiungo la beffa: se agli accompagnatori di una gita in Italia di più giorni viene riconosciuta la mezza pensione gratuita (le famose gratuità che le agenzie riconoscono facendo la cresta sulle quote dei ragazzi) non ha diritto al rimborso del secondo pasto (nota Min Tesoro prot n°20857 del 14/5/99, nota citatissima ma che nessuno ha mai letto dopo che è stata emanata, anzi se qualcuno ce l'ha la socializzi per favore). La stessa cosa succede per il pasto dell'ultimo giorno quando si lascia l'albergo al mattino e si rientra in sede alla sera.
Se invece al docente è riconosciuta la gratuità solo dell'alloggio lo Stato gli rimborsa due pasti fino a 44€ circa. Buffo no? Non solo si fa l'accompagnatore gratis, ma tocca anche accollarsi l'onere del pasto.
Quindi alla prossima gita, rifiutate la mezza pensione, risparmieranno i ragazzi e anche voi.
La stessa cosa consiglio per le gite all'estero dove la diaria viene ridotta di tre quarti se si usufruisce della pensione intera o della mezza pensione, mentre si riduce di solo un terzo se si usufruisce dell'alloggio gratuito. Nella mia scuola abbiamo ottenuto che le agenzie ci facciano preventivi con tutte e tre le possibilità, e poi il docente sceglie.
Pidocchierie?
Io li chiamo diritti dei maltrattati.

Saluti
Francesco

 Alessandra Campagnano    - 26-06-2006
Se gli insegnanti smettessero una buona volta di accompagnare i loro studenti, NON SI FAREBBERO PIU' gite scolastiche, quindi le agenzie di viaggio e tutti i settori interessati al turismo scolastico si preoccuperebbero... E' un sogno, ma forse qualcosa si muoverebbe. Per ora suggerisco di non lasciarsi più abbindolare da pretese educative delle gite e dei viaggi di istruzione. se poi i colleghi vogliono continuare a fare i missionari almeno non si lamentino.
Alessandra Campagnano
Liceo statale "G. Pascoli" Firenze