Appello da una scuola in trincea
Cecilia De Rossi - 15-12-2005
SOTTO LA PRESSIONE DELLE INTIMIDAZIONI.

Cari amici e colleghi, questo è un appello accorato che rivolgo a tutti voi, perché i fatti che stanno accadendo nella nostra scuola sono di assoluta gravità.

In breve i fatti:

Il collegio docenti di Langhirano - Parma - delibera a maggioranza di confermare per il prossimo anno scolastico l'assetto organizzativo/didattico unitario, cioè senza distinzione tra ore obbligatorie e opzionali in due diversi modelli: 30 o 40 ore comprensive di mensa .

La dirigente chiede parere di legittimità sulla delibera del collegio al CSA che risponde dichiarando la delibera illegittima in quanto la scuola è obbligata ad offrire ore opzionali alle famiglie.

Le RSU CISL e CGIL della scuola convocano in assemblea i docenti e i segretari provinciale dei due sindacati affinché esplicitino le posizioni del sindacato sulla questione tempo scuola e legittimità delle delibere collegiali

All'assemblea dei docenti partecipa anche la dirigente, poiché la sua presenza viene ritenuta "utile alla mediazione", nonostante la manifesta perplessità espressa dalle RSU.

Durante l'assemblea la posizione dei due sindacati sia rispetto al tempo scuola, sia rispetto alla legittimità della delibera è talmente piena di se e di ma , talmente poco chiara, che alla fine i docenti escono dall'incontro con una sola certezza: a Roma il sindacato fa proclami di guerra, poi lascia i docenti soli in trincea.

La dirigente , durante l'assemblea, ha ribadito con arroganza gli stessi concetti espressi in collegio docenti, interrompendo continuamente, borbottando ad alta voce, facendo commenti pesanti sui docenti che intervenivano.

Il collegio viene riconvocato d'urgenza il giorno 21 / 12 per " rettificare " la delibera, ALLA PRESENZA DI UN ISPETTORE REGIONALE, presenza suggerita dal CSA al fine di "far parlare con l'ispettore quelle insegnanti che non hanno le idee chiare sulla riforma"

Credo che tutto ciò si commenti da sé, ma lasciateci urlare ai sindacati della scuola che non sappiamo che farcene delle loro dichiarazioni " senza se e senza ma" proclamate a gran voce nei siti nazionali , se poi non sono lì al nostro fianco, con la nostra stessa fermezza e determinazione a difendere la legalità dei collegi docenti, della legge sull'Autonomia, contro i soprusi e gli abusi dei dirigenti e le intimidazioni degli ispettori nei confronti dei lavoratori .

Noi docenti chiediamo pubblicamente alle direzioni nazionali dei nostri sindacati, alle associazioni professionali, alle istanze di movimento di sostenerci in tutte le forme ritenute opportune: documenti, lettere, petizioni ecc...


Chiediamo a tutte le persone di comprovata competenza ( avv. Mauceri, giuristi , rappresentanti delle segreterie nazionali dei sindacati scuola, parlamentari ecc..) di far sentire concretamente la loro voce, in difesa di chi legittimamente chiede il rispetto delle leggi e degli organi collegiali.

Vi preghiamo di contattarci attraverso l'indirizzo lascuolasiamonoi@virgilio.it



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