Precarius - 05-11-2005 |
Segnalo da La Tecnica della Scuola Legge 53: abrogarla è rock, modificarla è lento di R.P. E' lo slogan del Comitato per la Scuola della Repubblica di Firenze che sta raccogliendo le firme per una proposta di legge abrogativa della Riforma Moratti. Il tormentone dell’autunno ("Il Papa è rock, la coca è lenta, lentissima") ha contagiato anche il dibattito sulla Riforma Moratti. Il Comitato per la Scuola della Repubblica, che è una delle componenti più agguerrite del "Tavolo Fermiamo la Moratti", non ha dubbi e proprio in queste ore lancia lo slogan "L’abrogazione delle leggi Moratti è rock, la proposta di modifiche è lenta". La curiosità ci spinge allora a chiedere subito a Corrado Mauceri, animatore del Comitato, se si possa già fare un elenco di personaggi rock e di politici lenti. Mauceri è molto pragmatico: "La nostra proposta è chiara: un provvedimento di 2 articoli per abrogare tutte le disposizioni sulla scuola dalla legge 53 in poi, da approvare nei primi 100 giorni della prossima legislatura; stiamo raccogliendo le firme: chi sottoscrive la proposta è rock, altrimenti è chiaro che è lento!" Insomma, Mauceri, ma almeno ad Enrico Panini (segretario nazionale di CgilFlc) e Piero Bernocchi (portavoce nazionale dei Cobas) la patente da rockettari gliela vogliamo dare ? "Non ci sono patenti da dare, lo ripeto: chi firma è rock, gli altri sono lenti". Ed ecco come risponde l’assessore regionale dell’Emilia-Romagna ad una nostra domanda sul perché la sua regione non abbia lavorato per proporre un referendum abrogativo della legge 53: "Ritengo inoltre che la riforma della scuola non si faccia e non si disfi a colpi di referendum ma con un percorso di coinvolgimento e concertazione che il nuovo governo, mi auguro, dovrà mettere in campo per apportare radicali cambiamenti al testo". Mauceri chiosa: "Lo so bene che anche nel nostro partito (i DS, ndr) non tutti sono rock, ma noi stiamo lavorando per convincerli; certo è che le dichiarazioni di Mariangela Bastico mi sembrano improntate alle regole dell’equilibrismo politico". Intanto il Comitato ha programmato una serie di incontri con i leader delle forze politiche che fanno parte dell’Unione; con Fausto Bertinotti l’intesa sembra virtualmente raggiunta, ma con gli altri sarà davvero dura: Rutelli ha dichiarato più volte (e lo ha ribadito qualche giorno fa) che la riforma Moratti va modificata e non azzerata. Sulla stessa posizione sembrano attestati Mastella (Udeur) e Boselli (SDI), ma forse è ancora presto per disegnare la geografia degli schieramenti. "Anche perché - sottolinea Corrado Mauceri - nessuno potrà fare a meno di confrontarsi con la reale volontà degli elettori e del mondo della scuola; se riusciremo a raccogliere molte firme, anche chi oggi sembra lento, potrebbe diventare un rockettaro". |
Antonio Budruni - 06-11-2005 |
Mi sembra un'ottima iniziativa: chiara, semplice e comprensibile. Nella proposta di legge sono infatti indicati, senza possibilità di equivoco: 1) l'abrogazione di tutta la legislazione di riforma del governo Berlusconi; 2) l'elevazione dell'obbligo scolastico - da effettuarsi all'interno delle istituzioni scolastiche - fino a 18 anni (rientriamo così in Europa, da dove la Moratti ci aveva cacciato); 3) gli oneri derivanti dalla proposta di legge saranno a carico del bilancio della difesa. Un "normale" governo di centrosinistra dovrebbe proporre l'approvazione di questo disegno di legge nei primi cento giorni della legislatura. Il futuro parlamento italiano ne sarà capace? Ad occhio e croce, direi di no. Ma molto dipenderà dalla mobilitazione che riusciremo a realizzare da qui all'aprile 2006. Senza dimenticare che, al di là del rock e del lento, c'è un'idea forse efficace per ottenere risultati dai candidati: tu voterai a favore o contro quel disegno di legge? Sulla base degli impegni sottoscritti, ti voteremo o no. Mi sembra piuttosto chiaro. Che ne dite? |
Manuela Pagani - 07-11-2005 |
....troppo chiaro...oserei dire... ...i sindacati, tutti, così come i partiti, non amano prendere posizioni sulle cose in modo univoco..si lasciano sempre aperta una via di fuga un se, un ma un però...diversamente come potrebbero accomodare soprattutto le loro esigenze e far politica coltivando solo i propri interessi? |