Evita Santopietro - 28-04-2002 |
Brava! Mi sembrava di essere uno zombi a dire che il sistema di formazione era demente. Sono d'accordo con il cuore: la democrazia è terribilmente debosciata, meglio evitarla con la prgrammazione rigida ed economica. Il corso, poi, mi pare andare contro a tutti i principi di formazione, dato che al Punto Uno non ho visto assolutamente una RIFLESSIONE sulle tecnologie. Come addestramento, poi, è di basso livello. |
Girolamo Arceri - 28-04-2002 |
Sono anche io un Tutor per D.n.a. e sono d'accordo sulle difficoltà incontrate sia a causa degli innumerevoli inconvenienti tecnici, sia dell'impreparazione generalizzata relativa all'utilizzo degli strumenti informatici, sia delle carenze strutturali che, purtroppo, sono presenti ancora oggi in molte scuole malgrado la pioggia di miliardi che, grazie a Berlinguer, è caduta sulle scuole (1A, 1B) e F.E.S.R. etc... Purtroppo, ed è sempre stato così anche nel passato, le innovazioni nell'ambito della scuola passano come al solito sulle spalle della classe docente che deve sudare, soffrire, per adeguarsi facendo da cavia alle varie sperimentazioni volute ora da questo ora da quel ministro o direttore generale. Quindi la realtà di oggi non è una novità,,,! Tutto si basa sempre sugli sforzi e, spesso, sul volontariato di gruppi di Docenti che, pur lamentandosi e facendo presenti le difficoltà e le incongruenze, si sforzano di essere di ausilio ai colleghi (ed a volte anche di se stessi). Ma, se il tuo non è un semplice sfogo, se sei così contraria a tutte le attività che stai svolgendo ed agli incontri ed ai "brindisi" a cui sei "costretta" a partecipare, perchè non ti dimetti!? Mimmo Arceri |
Cafiero Antonella - 28-04-2002 |
Anch'io sono un tutor e francamente non condivido il pessimismo che manifestano i miei colleghi. Non è possibile che ogni qualvolta si tenta di portare nella scuola una ventata di novità, si scateni il finimondo. E' vero, si sono incontrate difficoltà tecniche (prontamente risolte) dovute forse alla "grandiosità" del sistema, ma dopo tutto questo mi sembra un modo più intelligente di fare formazione. Ma abbiamo dimenticato quanto noiose fossero quelle lunghe conferenze di questo o quel relatore di turno che riciclava appunti, ormai superati? Quanto meno, se in un sistema di formazione on-line non condividiamo un pensiero, possiamo sempre...staccare la spina! Siamo più ottimisti, dunque, e cerchiamo di cogliere quanto di positivo c'è in una novità ancora "bambina". |
DANILO - 28-04-2002 |
BRAVA, BRAVISSIMA. TUTTO VERO! UN D.N.A. |
Milano Giuseppe - 29-04-2002 |
Francamente sono sconsolato!!!!! Sentire quanto pessimismo regna tra alcuni tutor mi lascia senza parole. Noto con piacere però che dopo un primo inizio in cui si navigava a "vista" l'ambiente si è un un pò rasserenato anche perchè tra corsisti è scattata una specie di corsa al volontariato che ha permesso ai meno preparati (tecnologicamente parlando) di non sentirsi abbandonati. Basta farsi un giro per il forum per vedere tra gli oltre diecimila iscritti quante persone stanno apprezzando ogni giorno di più questo tipo di formazione. Certo i problemi non mancano ma non è piangendosi addosso che si possono risolvere. E poi (domanda provocatoria) non siete stati scelti per le vostre competenze, attitudini, dedizione al sacrificio, preparazione informatica ecc. ecc.? Quindi a mio avviso voi siete i primi a non doverli lamentare? Non me ne vogliate. Corsista di Asti |
Paolo Gallana - 29-04-2002 |
Sono anch'io un tutor. Nella mia classe le cose stanno andando diversamente. Il gruppo dei docenti nel 70% sapeva utilizzare il computer, per cui dopo alcune attività specifiche per sostenere chi aveva difficoltà nell'approccio informatico,abbiamo iniziatoa discutere. Stiamo confrontandoci sul problema della valutazione docente, sul problema del conflitto docenti allievi, ecc. L'assenza di un relatore che "impone" la sua verità, il confronto con testi dal contenuto opinabile e criticabile, apre le porte ad una discussione vera. Resta un problema ... i termini di questa discussione restano chiusi nella nostra aula (virtuale e reale). |
Arianna - 30-04-2002 |
Sono perfettamente in accordo con te, sono anch'io un D.n.a. , ma sono ormai più di dodici anni che insegno , prima con incarichi dei presidi poi con incarichi del provveditore, sempre nella stessa scuola con le stesse classi e, guarda caso sempre con dei quinti geometri da portare alla maturità. ( perchè ero più capace dei docenti di ruolo che avevano solo le prime classi?) Forse allora mi sarebbe servito un corso di formazione, un Tutor, che mi aiutasse a non perdermi nei meandri di un sistema in continuo cambiamento ( vedi esami di maturità e relativi infiniti corsi di formazione, abolizione esami degli esami di riparazioni e istituzione dei corsi di recupero che in realtà non recuperano nessuno). Questo corso di formazione, per tanti di noi, che sono passati, come dici tu, per " corsi, concorsi, corsi-concorsi", è sicuramente tardivo ed superfluo. La realtà quotidiana che vivo in classe e negli istituti, è ben diversa dalla descrizione asettica che ci si fa percepire dalle belle pagine che ci vengono somministrate. Quotidianamente , mi scontro con la mancanza di voglia di apprendere che trovo in una buona parte degli studenti, che, se sollecitati, ti rispondono: "Perchè bisogna impegnarsi professoressa? Lei ha studiato tanto e guardi cosa fa, alla sua età non è ancora stata assunta!" Forse più che" valutare"," autovalutarci" ecc., dovremmo impegnarci a far capire ai nostri studenti l'importanza dello studio non finalizzato esclusivamente all'acquisizione di un buon posto di lavoro. |
Daniele - 04-05-2002 |
Cara Anna alcune cose mi trovano d'accordo, altre meno. Ma vorrei fare un discorso più generale. E' vero che il sistema era troppo "pesante" macchinoso; ma è vero anche che, se la categoria che più di tutte (gli insegnanti) dovrebbe essere aperta alle innovazioni (proprio perchè lavora con i giovani che di queste innovazioni sono i protagonisti), sapesse utilizzare quello che è uno strumento, solo uno strumento, diffuso da più di dieci anni (il mio primo PC, e non sono mai stato possidente era del 1988), allora sarebbe stato sicuramente un lavoro sui contenuti! E, invece, si deve ancora assistere a "professionisti" sdegnosi nei confronti di quello che io ritengo un elettrodomestico, capaci solo di fare battaglie ideologiche sui PC.... Da noi abbiamo fatto qualche momento di studio, ma per farlo ci siamo imposti sulle lamentele di chi voleva fare il corso on line nel giro di due settimane (per toglierselo di mezzo...) e non riusciva a connettersi per le difficoltà iniziali del sistema, supponendo strane dietrologie di accordi segreti MIUR-Telecom per guadagnare di più, avanzando richieste di risarcimento per le ore passate a connettersi... Saluti a tutti e guardiamoci avanti!!! |
claudio - 05-05-2002 |
Gentilissima collega Anna, ho svolto in passato, per due anni, la funzione F.O. e trovo tanta verità nel pensiero che hai espresso. Tuttavia mi sembra opportuno far notare che molti colleghi sono allergici a qualunque tipo di innovazione. Credo molto nello scambio di idee tra persone che "credono nella scuola". Le innovazioni, le tecnologie possono e debbono aiutarci. NON CREDO alle risoluzioni magiche che ci propinano i nostri politici. Ma soffro anche delle troppo lamentele di colleghi che sanno solo lamentarsi, ma non sanno più "mettere l'anima" nel proprio lavoro. Claudio Orsini |