Contro l'alta velocità
Cub Scuola - 24-05-2005
Sciopero e manifestazione il 4 giugno

L'Alta Velocità ferroviaria, che già sta devastando ampi territori delle penisola, si prepara a sbarcare in Val di Susa, un territorio già attraversato da due strade nazionali, da una mostruosa autostrada e da una linea ferroviaria internazionale.
In Valle, a fronte di imprese faraoniche come l'autostrada e il TAV, in questi anni sono peggiorati i servizi alle persone. Le stazioni minori hanno chiuso biglietterie e sale d'aspetto perché poco remunerative: così i pendolari, studenti e lavoratori, aspettano il treno all'aperto in estate come nei lunghi inverni.
La città di Susa, dove c'è l'ospedale, alcune scuole superiori ed altri servizi è collegata con una linea minore che funziona poco e male.
Se il Tav verrà realizzato la gente farà fatica a raggiungere l'ospedale mentre dei razzi a trecento chilometri all'ora sfrecceranno ogni cinque minuti rasenti alle case.
In questi mesi le iniziative contro l'alta velocità si stanno moltiplicando, perché a Venaus stanno per partire i lavori per la galleria di servizio di nove km collegata alla due "canne" principali di 52 chilometri. Le due gallerie, traforando la montagna da Venaus a S. Jean de Maurienne, sono destinate a produrre danni ambientali considerevoli (taglio delle falde, estrazione di materiali pericolosi quali l'uranio e l'amianto, etc.). La ditta che ha vinto l'appalto per la costruzione del tunnel di Venaus, la CMC, ha già dimostrato la propria perizia nel Mugello, dove è sotto processo per il taglio delle falde acquifere e per il grave inquinamento causato dai lavori effettuati.
Di fronte alla devastazione annunciata del TAV l'iniziativa torna a noi, a quelli che vogliono vivere e non correre, a quelli che della Val Susa amano i sentieri ed i boschi, a chi desidera un futuro per se e per i propri figli.
Mentre si investono risorse ingentissime per l'alta velocità le rete ferroviaria "normale" è sempre più degradata, i ritardi e l'affollamento sono la norma, il personale viene ridotto, i rischi per i passeggeri aumentano come dimostra la recente tragedia di Crevalcore.

Per queste ragioni, per la difesa del territorio e di servizi sociali di qualità, la CUB Scuola:

- indice lo sciopero dell'intera giornata per il personale della scuola del territorio coinvolto

- aderisce alla manifestazione che partirà dalla stazione FS di SUSA sabato 4 giugno alle 9,30.


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 Cub scuola    - 03-06-2005
Contro l’alta velocità
Sciopero e manifestazione il 4 giugno

la CUB Scuola:

* indice lo sciopero dell’intera giornata per il personale della scuola del
territorio coinvolto
* aderisce alla manifestazione che partirà dalla stazione FS di SUSA sabato
4 giugno alle 9,30.

L'Alta Velocità ferroviaria, che già sta devastando ampi territori delle penisola, si prepara a sbarcare in Val di Susa, un territorio già attraversato da due strade nazionali, da una mostruosa autostrada e da una linea ferroviaria internazionale.
In Valle, a fronte di imprese faraoniche come l'autostrada e il TAV, in questi anni sono peggiorati i servizi alle persone. Le stazioni minori hanno chiuso biglietterie e sale d'aspetto perché poco remunerative: così i pendolari, studenti e lavoratori, aspettano il treno all'aperto in estate come nei lunghi inverni.
La città di Susa, dove c'è l'ospedale, alcune scuole superiori ed altri servizi è collegata con una linea minore che funziona poco e male. Se il Tav verrà realizzato la gente farà fatica a raggiungere l'ospedale mentre dei razzi a trecento chilometri all'ora sfrecceranno ogni cinque minuti rasenti alle case.
In questi mesi le iniziative contro l’alta velocità si stanno moltiplicando, perché a Venaus stanno per partire i lavori per la galleria di servizio di nove km collegata alla due "canne" principali di 52 chilometri. Le due gallerie, traforando la montagna da Venaus a S. Jean de Maurienne, sono destinate a produrre danni ambientali considerevoli (taglio delle falde, estrazione di materiali pericolosi quali l'uranio e l'amianto, etc.). La ditta che ha vinto l'appalto per la costruzione del tunnel di Venaus, la CMC, ha già dimostrato la propria perizia nel Mugello, dove è sotto processo per il taglio delle falde acquifere e per il grave inquinamento causato dai lavori effettuati.
Di fronte alla devastazione annunciata del TAV l'iniziativa torna a noi, a quelli che vogliono vivere e non correre, a quelli che della Val Susa amano i sentieri ed i boschi, a chi desidera un futuro per se e per i propri figli.
Mentre si investono risorse ingentissime per l’alta velocità le rete ferroviaria “normale” è sempre più degradata, i ritardi e l’affollamento sono la norma, il personale viene ridotto, i rischi per i passeggeri aumentano come dimostra la recente tragedia di Crevalcore.