tam tam |  NO WAR  |
Il riarmo dell'Europa
Movimento per la società di giustizia e per la speranza - 21-02-2005
Cari amici,
il Movimento ha preparato questo documento, che ritiene importante nell'azione per la pace. Testo inglese e italiano.

Indirizzi:
Pres. Comm. José M.Barroso, Rue de la Loi 200, 1049 Bruxelles
sg-web-president@cec.eu.int

Pres.Parl. Josep Borrell, Rue Wiertz 60, 1047 Bruxelles
jborrell@europarl.eu.intz

Membri Parl. stesso indir.post
ncognome@europarl.eu.int

Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Centro Interdipartimentale di Ricerca sull’Utopia
Università di Lecce
Movimento per la società di Giustizia e per la Speranza



Al Presidente della Commissione Europea e ai membri della Commissione

Al Presidente del Parlamento Europeo e ai membri del Parlamento


Il riarmo dell’Europa


Si parla, da qualche tempo, di un riarmo dell’Europa. Il riferimento va all’America, alla sua strapotenza militare, alla sua possibilità d’intervenire unilateralmente scavalcando l’Onu come la Nato, come ogni alleanza che comunque possa interferire nei suoi piani egemonici; che finiscono poi magari nella disfatta, come sta accadendo in Iraq. Si pensa che la Comunità Europea dovrebbe avere un esercito che possa reggere il confronto con quello americano, possa rappresentare degnamente l’Europa sul piano militare internazionale, possa condizionare quella egemonia.

Il Movimento per la società di giustizia è convinto che una tale concezione sia completamente errata, completamente in antitesi con la statura umana ed etica della Comunità, con la sua presenza e missione nel mondo.

La Comunità Europea è nata dopo la triste esperienza della due guerre mondiali, la tristissima esperienza di un passato di stati-nazione coinvolti in una «guerra perenne», una guerra che ha riempito l’intera modernità; è nata da una volontà che quel passato fosse superato per sempre. È nata da una volontà di pace e si è posta come un centro di pace nel mondo.

Questa statura etica è stata in certa misura danneggiata dai leader che si sono accodati all’America in questa disgraziata guerra irachena che i loro popoli rifiutavano: Blair in particolare, Aznar, Berlusconi. Leader che sono stati duramente ripagati già dall’andamento della guerra, dalla guerriglia in cui si sono ritrovati invischiati e impotenti.

L’Europa deve restare una Comunità di pace.

1.
Non si deve parlare di riarmo, ma semmai del costituirsi di una comune forza di pace, dell’unificarsi degli eserciti nazionali in questa forza; concepita soltanto in ordine al mantenimento o al ristabilimento della pace nel mondo, qualora conflitti locali dovessero insorgere (quanto al terrorismo, non lo si combatte dispiegando eserciti). E tale il Movimento pensa debba essere il senso dell’“Agenzia europea per la Difesa”, recentemente costituita; nella quale perciò non deve svilupparsi nessun processo di riarmo o di potenziamento degli armamenti.

2. Al contrario deve continuare il processo di disarmo: la scomparsa della leva, la riduzione delle armi, l’annientamento delle armi atomiche e di ogni arma di distruzione di massa.

3. Un’azione dev’essere dispiegata su tutti gli stati membri, a cominciare da quelli che posseggono armi atomiche, che producono e vendono armi nel mondo; questa vendita dev’essere vietata. Quest’azione deve dispiegarsi anche sull’alleato americano, sulla costellazione islamica, all’interno dell’Onu.

4. Si deve premere sull’Onu affinché allo scoppio di conflitti l’intervento sia pronto; pensiamo al Sudan, ad esempio. Si deve operare con forza, cercando alleanze, per risolvere gli attuali punti di crisi: la Palestina, la Cecenia, la sorte del popolo curdo, il Sudan appunto.

Nell’umanità intera l’Europa deve brillare come principio di pace.


  discussione chiusa  condividi pdf