La musica nei licei? No grazie
Mario Piatti - 25-01-2005
Nel documento del Ministro sulla riforma della secondaria è sparita la musica, o meglio è stata relegata nel ghetto del Liceo musicale e coreutico.
Si stanno moltiplicando in questi giorni prese di poisizione di musicisti, insegnanti, associazioni culturali contro questa colpevole dimenticanza.
Anch'io ho diffuso un appello.
Il testo del mio appello, analogo ad altri documenti e appelli, è modificabile a piacere, sottolineando di più o di meno quello che si vuole sottolineare. Non chiedo sottoscrizioni al mio appello. Ciascuno se ne appropri. L'importante è che ci sia una mobilitazione "popolare" (del popolo). Se sarà così, forse ce la faremo!
Informo che sul sito www.istruzione.it c'è la seguente comunicazione in merito al documento sui futuri licei: "Riflessioni, considerazioni, proposte in merito possono essere indirizzate all'indirizzo di e-mail: secondociclo@istruzione.it ".
Si può quindi inviare anche a questa indirizzo email il proprio appello.
Il documento del Ministro sui licei è stato inviato anche alle forze politiche, alle regioni, ai sindacati, alle associazioni di categoria. Quindi diamoci da fare per sollecitare tutte le persone che conosciamo nelle diverse realtà perchè si facciano carico di sostenere la richiesta di inserimento della musica in tutte le scuole secondarie!



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I sottoscritti ........

Venuti a conoscenza del documento di lavoro relativo alla riforma dell’istruzione secondaria superiore elaborato dal MIUR, prendono atto positivamente della volontà di costituire il Liceo musicale e coreutico, pur ritenendo che sarà necessario svolgere alcune riflessioni più approfondite in merito all’articolazione dell’orario e delle discipline.

Ciò che invece crea sconcerto è il fatto che in nessuno degli altri Licei, e nemmeno nelle scuole relative alla formazione professionale, sia prevista almeno un’ora di ‘musica’, mentre è stato previsto l’insegnamento di storia dell’arte visiva.

Ancora una volta si dimostra la volontà di relegare la musica nella scuola a semplice passatempo, misconoscendo l’importanza della cultura musicale per la formazione completa del cittadino.

I sottoscritti chiedono pertanto che, in fase di rielaborazione del documento di lavoro, il MIUR preveda l’inserimento dell’insegnamento della musica, nelle forme e nei modi che la moderna riflessione pedagogico-didattica ha da tempo indicato come possibili e opportune, anche nel curricolo obbligatorio dell’istruzione secondaria superiore.

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