Per la scuola
Leonardo F. Barbatano - 20-01-2005
E’ stata resa nota dal cosiddetto Ministero dell’Istruzione la bozza di decreto legislativo sul sistema dei Licei contenente, tra l’altro, le indicazioni della scansione dell’orario delle diverse discipline. Ci sarebbe da rimanere sbalorditi se non avessimo già assistito con raccapriccio allo scempio attuato nella scuola Elementare e nella scuola Media. Dunque, non siamo sbalorditi, questo è già sentimento del passato. Siamo invece confermati nella convinzione che si stia perseguendo un consapevole piano di ridimensionamento della scuola pubblica da parte di una classe dirigente, si fa per dire, che non persegue solo uno scopo puramente di cassa, per risparmiare qualche euro sulle spalle degli insegnanti, come alcuni sembrano credere, ma anche, e specialmente, l’obiettivo di indirizzare la scuola verso una conformazione tecnico-specialistica, ma in cui tecnica e cognizione scientifica siano mantenute ad un livello di bassa, o nulla, considerazione critica, in vista della formazione di tecnici che non si attardino a riflettere sul loro lavoro.
La scansione dell’orario del Liceo scientifico prevede una consistente riduzione delle ore di Storia e di Filosofia, un’altrettanto consistente riduzione delle ore di Latino, il dimezzamento delle ore di Educazione motoria, un numero di ore assolutamente insufficiente da dedicare all’insegnamento delle Lingue. Ecco come la cultura, attraverso il suo progressivo ma fermo ridimensionamento, viene piano piano privata della sua specifica funzione, che è quella di offrire ai giovani futuri cittadini un orizzonte di consapevolezza dentro cui vivere la propria vita lavorativa e politica. Riflettiamo soltanto un momento sulla riduzione delle ore di Storia: ma che senso ha (qualora si prescinda dalla malinconica considerazione dell’inadeguatezza di coloro che sono stati chiamati ad elaborare questa sedicente riforma) privare i nostri ragazzi di un’adeguata conoscenza del passato, peraltro proprio negli anni in cui va completandosi la loro formazione culturale generale, prima del loro incamminarsi verso le diverse specializzazioni disciplinari? Solo la conoscenza del passato e della propria storia fa di ogni cittadino una personalità consapevole che costruisce il futuro.
Riflettiamo anche sulla riduzione delle ore da dedicare allo studio del pensiero filosofico e scientifico (pensate, nel Liceo scientifico!), al restringimento dei tempi da dedicare alla presa di consapevolezza delle modalità operative della scienza, della sua critica e della sua crescita, di tutto ciò che chiamiamo epistemologia. Ma cosa si insegnerà di tutto ciò in due ore settimanali in una Quinta Liceo?
Di Educazione motoria, i ragazzi faranno un’ora settimanale (forse i “riformatori” pensano di farli esercitare a vestirsi e rivestirsi!).
Ho un figlio che frequenta la II Elementare e una figlia in I Media e sto sperimentando personalmente il tentativo che si sta facendo di immiserire la preparazione culturale dei nostri giovani attraverso la riduzione delle ore da dedicare alla conoscenza della Lingua italiana, della Storia, dello sviluppo del pensiero scientifico. Col Decreto attuale si completa l’opera colpendo non qualche singolo articolo della Costituzione ma l’intero suo spirito democratico volto a favorire la formazione di cittadini consapevoli. Credo sarebbe necessario farsi sentire, far sentire il nostro rifiuto di questa scuola classista che ci stanno preparando. Forse si potrebbe provare, anche con l’aiuto delle organizzazioni sindacali, ad organizzare una grande manifestazione di tutti noi docenti di ogni ordine e grado, nella quale sfilare tutti con la Costituzione in mano (proprio come i giudici). E’ un sogno, vero? Ma non potremmo provarci, proprio attraverso la rete?

interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 Pietro Sarzana    - 23-01-2005
OK
Facciamoci sentire, perché questa proposta è peggiore di tutte quelle ventilate finora!
Proporrei di inondare di e-mail il Ministero: avete l'indirizzo dell'ineffabile Letizia?


 Ester Villa    - 30-01-2005
Sono una insegnante della "scuola secondaria di primo grado" mi chiedo dove eravate Voi lo scorso anno quando noi abbiamo chiesto le stesse cose, quando noi gridavamo vergogna per la nuova organizzazzione oraria, quando abbiamo scioperato per questo... vi siete resi conto solo ora dello sfacelo in cui stanno buttando la nostra scuola?
Mi spiace fare questo intervento polemico, ma ero convinta che lo scorso anno TUTTI gli insegnanti si fossero resi conto dei gravi cambiamenti in corso.
Scusate mi sono sbagliata!
Ora Vi siete svegliati, Vi siete accorti dei cambiamenti in corso perchè Vi toccano da vicino e chiedete a noi di seguirvi nella lotta... ma io vi chiedo Voi dove eravate? Forse chiusi nella vostra torre d'avorio che speravate intoccabile?