Una nuova fase:
un "movimento per"
la costituzione della "comunita' educante" sul territorio
Allora, come si sono svolti i 2 giorni di protesta?
Scrivete e spedite alla redazione di Fuoriregistro
il racconto delle esperienze, l'impatto con i
colleghi, gli studenti e i genitori, le discussioni, i suggerimenti e le
eventuali proposte che sono emerse.
Il Didaweb e Fuoriregistro credono e praticano il fare collaborativo, percio' sono convinti che una nuova democrazia e' possibile, sono convinti
che la rete, strumento metafora di relazioni orizzontali, costituisca una modalita' di partecipazione nuova e potente, capace di giungere dove le tradizionali organizzazioni di massa non giungono piu'.
Siamo convinti altresi' che la rete rappresenti intrinsecamente una nuova insopprimibile
voglia di protagonismo che non e' stata colta dagli strateghi del nuovo potere, o forse quest'ultimo rappresenta lo sforzo estremo e reazionario per
reprimere i nuovi diritti di cittadinanza che avanzano, svolgendo cosi' gli stessi compiti che 80 anni fa furono affidati al nascente fascismo italiano.
Le adesioni giunte direttamente a noi, insieme a quelle giunte a Edscuola e a Proteofaresapere, sono davvero incredibili.
E' nato dal basso in meno di una settimana, e attraverso la rete, un movimento che sta cogliendo e rappresentando un malessere diffuso che va ben
al di la' del pur pesante intervento contro gli Organi Collegiali.
E' evidente che nella scuola italiana non c'e' rassegnazione bensi' voglia di vendere cara la pelle.
Tutto questo patrimonio di energie e di contributi non deve essere disperso, esso deve costituire la base per passare da un "movimento contro"
un'iniziativa della maggioranza politica in parlamento, a un
"movimento per una partecipazione nuova che abbia come finalita' la costituzione della
comunita' educante sul territorio".
Per realizzare questo salto e' necessario:
- dare un'organizzazione piu' rappresentativa al movimento che si sta strutturando
- creare un luogo della rete, tipo una lista di discussione in cui confluiscano le migliaia di adesioni raccolte in questi giorni;
- aprire un dibattito di massa che porti a un'elaborazione collettiva di una piattaforma per i nuovi organi collegiali
- elaborare una strategia che preveda nuovi appuntamenti, nuovi momenti di mobilitazione.
- raccogliere le adesioni di altri portali della rete, associazioni, nonche' raccordarsi ad altre iniziative di mobilitazione che gia' sono in corso per realizzare una rete di soggetti capaci di rappresentare i fermenti
che si stanno manifestando nella societa' civile e nella scuola. In primo luogo raccordarci al movimento cosiddetto dei
"girotondi" che, proprio nelle
manifestazioni per la difesa della pluralita' dell'informazione, ha preannunciato un'iniziativa per la difesa della scuola pubblica.
Ebbene noi dobbiamo esserci, con la nostra autonomia e con le nostre specificita'.