L'intuizione
Virginia Mariani - 11-12-2004
Ciò che ha caratterizzato la mia carriera di studente è stata l'intuizione, oltre naturalmente alla cura per il suo contrario, lo studio, finalizzato purtroppo alla sola verifica, orale o scritta che fosse.
Di questo me ne sarei accorta soltanto all'Università e successivamente anche nella quotidianità della mia vita professionale.
Ma cosa andavo a raccontare della Storia e della Geografia alla cattedra? Cosa ho mai esposto veramente della Letteratura? E delle Scienze? (la Filosofia e la Storia dell'Arte, però, per me non sono mai state vere e proprie materie di studio poiché troppo spesso non lo erano d'insegnamento per i/le miei/ie proff.! Per non parlare dell'Inglese e della Chimica…) Eppure sono sempre stata brillante… me lo dicevano anche le mie amiche. Non potrò mai dimenticare una compagna del Magistrale che, disperata per le sue fallimentari interrogazioni, un giorno proruppe in un "Vorrei stare a casa tua per vedere come studi!"
L'intuizione: l'acume, la prontezza, la perspicacia… il sesto senso tipicamente femminile. Che in verità, però, non è che possa fare miracoli se non può attingere a un certo sostrato di conoscenze organizzate e collegate. Quindi qualcosa la sapevo, ma non l'ho ancorata a me o chissà in quali angolini sperduti del mio cervello l'ho inconsapevolmente memorizzata; quindi qualcosa la raccontavo, ma probabilmente a docenti che, fatte forse le dovute proporzioni, ne sapevano meno di me; quindi, se ora sono anch'io una prof. dopo un unico Concorso superato senza alcuna preparazione che non fosse quella universitaria, (lasciando da parte le due battute possibili) qualcosa la so e so pure essere, so fare e so imparare. Saprò insegnare?
Intanto, un po' come fanno i genitori, cerco di dare ai/lle miei/ie alunni/e quanto non ho avuto io, insegnando cosa e come avrei voluto che fosse stato fatto a me. E, comunque, solleticando dubbi, suscitando domande e… stuzzicando il loro intuito.
"Vediamo un po'… G. ricordi cos'è una guerra civile?" "…no…" "E, allora, non fermare il tuo pensiero! Cerca di arrivarci con il ragionamento… forza: cos'è una guerra civile?" Dopo un po' e con un ragionamento che non fa una grinza, G. risponde "Una guerra senz'armi!".
Sorridiamo tutti, anch'egli, chiarito l'equivoco su quel "civile" che nel nostro dialetto ha la prevalente accezione di "educato, umano, perbene". L'intuizione c'è! Lo studio un po' meno.


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