breve di cronaca
Il punto di vista dei bambini stranieri
Arturo Ghinelli - 05-11-2004

La provincia di Reggio Emilia è al secondo posto in Italia per la presenza, in percentuale, di alunni stranieri nelle nostre scuole. Proprio in provincia di Reggio Emilia, per la precisione nel distretto di Correggio, è stata fatta un’indagine nelle scuole elementari e medie per conoscere il punto di vista di questi ragazzi. Tutti ormai, anche il MIUR, danno i numeri sugli stranieri, che frequentano le nostre scuole, ma solo per farci sapere quanti sono e da dove provengono. Mancano invece indagini per sapere come i ragazzi, figli di immigrati, vivono il loro inserimento scolastico. L’indagine di Correggio si è svolta la primavera scorsa intervistando 92 alunni stranieri e altrettanti italiani, frequentanti la 4° elementare e la 2°media a Correggio, Rio Saliceto, Campagnola, Fabbrico e Rolo.

Dall’indagine risulta che sono soprattutto gli alunni stranieri delle scuole medie, che hanno un percorso scolastico irregolare o perché sono stati inseriti in una classe inferiore all’età (34,3%) o perché sono stati bocciati almeno una volta (12,2%). Sia gli alunni stranieri (89,9%),sia quelli italiani (90,1%) si dicono comunque soddisfatti della scuola che frequentano.
La percezione della propria riuscita scolastica è leggermente inferiore nella valutazione degli stranieri. Tra questi ultimi il 47% dice che i suoi genitori sono molto soddisfatti di come va a scuola, il 41% abbastanza e l’8% poco soddisfatti. Dai dati del questionario è emersa la ricchezza del patrimonio linguistico che quasi tutti gli alunni stranieri portano con sé. Non è detto però che queste ricchezze vengano riconosciute e valorizzate dalla scuola.Infatti i ragazzi stranieri che riescono abbastanza male a scuola dicono di conoscere bene e di usare in famiglia l’urdu, il punjahi, l’arabo o il cinese (44 sui 92 alunni stranieri intervistati sono di origine indiana o pakistana).

Perché vai a scuola?
A questa domanda il 29,7% degli italiani ha risposto ”perché è obbligatorio”, mentre il 49,5% degli stranieri ha risposto “per imparare l’italiano”, anche tra coloro che hanno già deciso di tornare al paese d’origine dei genitori e tra quelli che non ci hanno ancora pensato.

Come ti trovi con i compagni di classe?
Sia gli stranieri che gli italiani affermano di avere buoni rapporti con i compagni. Sull’esistenza del " bullismo” non è tanto la distinzione tra italiani e stranieri che emerge, quanto la presenza di atteggiamenti prevaricanti percepiti in modo diffuso. Insomma “i bulli” esistono, non conoscono confini e ne fanno di tutti i colori. Il 17,2% degli stranieri denuncia di essere stato insultato per il colore della pelle. Anche le relazioni con gli insegnanti risultano essere buone, anzi gli stranieri sono quelli che esprimono giudizi maggiormente positivi, anche se segnalano qualche difficoltà iniziale, ma con valori molto bassi.

Con chi fai amicizia?
Il 26,4% degli italiani preferisce amici italiani e il 12,4% degli stranieri, ragazzi non italiani. Infatti mentre il 45,6% degli stranieri afferma che è facile fare amicizia con i coetanei italiani, solo il 20,4% degli italiani pensa che sia così. Il resto degli italiani evidenzia queste difficoltà: perché non capisco la lingua, perché non siamo d’accordo sulle cose da fare, perché non possiamo incontrarci fuori dalla scuola e perché non mi piacciono gli stranieri.

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