Dall'inizio del conflitto in Irak sono ben 38 i giornalisti (o coloro i quali collaborano, a vario titolo, con i media internazionali) ad essere uccisi. A denunciarlo è
Reporter san frontieres che - nel suo sito ufficiale - condanna con fermezza, il "black out informativo" imposto a Najaf dalla polizia irakena "consigliata" dalle autorità miltiari statunitensi. (...) "E' indispensabile la presenza della stampa indipendente - si legge nel
comunicato in spagnolo - perché, da sempre, le peggiori atrocità si commettono in assenza di testimoni. I giornalisti - in piena libertà e autonomia - devono essere i soli a decidere se ci sono - o meno - le condizioni di sicurezza necessarie allo svolgimento del proprio lavoro (...)".