Dicasi maturità
Gianni Mereghetti - 18-06-2004
Assistere agli esami

Vedere in questi giorni i “miei” studenti impegnati nelle prove dell’esame di stato mi provoca una tristezza profonda, quella determinata dal prendere coscienza della sproporzione di cui vive l’avventura educativa. Da una parte infatti vorrei che fosse loro evitata la fatica di questa prova - e guardandoli mi fanno tanta, troppa tenerezza -, dall’altra è però in questa prova che la loro libertà si tende verso una realizzazione che va oltre i confini di quanto vissuto dentro la scuola.

Questo è l’esame, una prova e insieme uno strappo: una prova da cui possa emergere la consistenza di ognuno di loro – e ognuno ce l’ha! - , uno strappo, che porta dentro una tristezza, ma che è necessario, perché il legame costruito passo dopo passo dentro l’avventura scolastica divenga più libero e così più vero.

Così mentre li guardo indaffarati a scrivere su fogli bianchi sono certo che un destino buono li accompagna, uno ad uno.

E sono lieto che ognuno di loro cammini verso il suo destino, anche se poco, troppo poco ho fatto in questa direzione, e ciò mi rende triste, cioè consapevole che un altro - ne sia ringraziato Dio - compie il limite di cui soffre il mio impegno ad educare.


Perchè questa paura della terza prova?

Molti studenti, che stanno affrontando l’esame di stato, temono più di ogni altra la TERZA PROVA.

Sono da capire. In primo luogo perché è una prova che non c’entra nulla con la vita quotidiana della scuola. Infatti è una somma di domande di discipline diverse, che verifica solo se uno studente sia in grado di ricordarsi argomenti di più materie in un colpo solo. In secondo luogo si tratta di una prova che implica un approccio sintetico. Il problema è che spesso gli studenti non sono preparati ad affrontare i contenuti in modo sintetico, e non per colpa loro, ma perché noi professori spesso ci disperdiamo nell'analisi di tanti argomenti particolari, senza insegnare agli studenti un punto di vista sintetico.

Forse sarebbe meglio toglierla questa terza prova, altrimenti che la si cambi!

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