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Pubblicità e minori
Rolando A. Borzetti - 11-06-2004



Neonati con il ciuccio che pubblicizzano pannolini, bambini che sorridono per far vendere merendine, bambini soddisfatti per pubblicizzare l'aria condizionata di un elettrodomestico. Contro questi spazi pubblicitari che hanno per protagonisti i bambini la deputata di Rifondazione Comunista Tiziana Valpiana ha presentato un esposto all'Autorità delle garanzie nelle telecomunicazioni e chiesto l'intervento urgente del Governo.
Afferma l’onorevole Valpiana: "E' una palese e gravissima violazione delle norme che tutelano i minori, una violazione che va in onda ogni giorno sulle reti Rai e quelle Mediaste. Le nuove disposizioni, contenute nella Legge Gasparri, proibiscono espressamente l'impiego di minori di anni quattordici per messaggi pubblicitari in programmi televisivi. Ma, nonostante ciò molti spot con la partecipazione di bambini vengono trasmessi, soprattutto, durante la fascia oraria protetta che è quella dalle 16 alle 19".

Così - denuncia - si continuano a calpestare i diritti dei minori che invece andrebbero tutelati come utenti della Tv e come cittadini”. Oltre all'esposto all'Autorità del Garante, la parlamentare presenterà una interrogazione urgente al ministro Gasparri, nella quale sichiede di sapere quali misure il governo intenda attivare nei confronti delle emittenti televisive autrici delle violazioni, se non si ritenga di dover imporre le sanzioni previste dalla legge, se non, addirittura, di adottare il provvedimento di sospensione della concessione televisiva.
"E' la solita logica del profitto che prende il sopravvento sul buon senso e sull'etica professionale - conclude -l'Autorità per le garanzie delle telecomunicazioni e il Governo intervengano al più presto per tutelare una norma ammessa nella legge sopartutto per l'impegno di Rifondazione Comunista durante la discussione del disegno di legge in Parlamento”.


Il 29 Novembre 2002 il Ministero per le Telecomunicazioni ha emanato il Codice di autoregolamentazione TV e minori, con lo scopo di regolare la qualità delle trasmissioni televisive e le pubblicità messe in onda da emittenti pubbliche e private che potrebbero “plagiare” i minori o nuocere alla loro integrità psichica e morale. Maria Franca Tricarico si interroga sulla reale efficacia di questo nuovo documento, e si chiede quanto siano utili e indispensabili sanzioni e divieti per la tutela dei minori e della loro sensibilità; sarà forse il caso di ripensare a una TV “sana” facendo appello alla responsabilità educativa di genitori, insegnanti e di educatori in generale.

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