Irene Baule - insegnante del 1° Circolo di Alghero (SS) e ma - 16-05-2004 |
Cara Anna, capisco e condivido tutto nel tuo messaggio: anche io ho iniziato a Milano, negli stessi anni, in una scuola dove come nella tua andava solo chi aveva voglia di rimboccarsi le maniche (Via Crocefisso). Sono scappata da Milano all'inizio degli anni '80 e non mi sono pentita. Permettimi, nel pieno rispetto delle tue vicende personali, di dissentire sul tuo atteggiamento verso i bambini H (gravi, certo GRAVI, se no io li considero "difficili", non H) e sui bambini rom e stranieri in generale. Loro sono bambini COME gli altri e hanno TUTTI GLI STESSI DIRITTI degli altri, anzi dato il loro svantaggio "iniziale" anche qualcuno in più... Se mai è la scuola che doveva attrezzarsi diversamente per una VERA accoglienza, non scaricare tutto il peso di un inserimento difficile sulle spalle di uno o due insegnanti... ma questa è colpa della scuola e del sistema, non certo dei bambini! |
Anna Di Gennaro Melchiorri - 16-05-2004 |
NON vi dato alcuna autorizzazione a pubblicare la mia storia che NON ha nulla a che vedere col mobbing bensì col burnout degli insegnanti. L'origine di tutto è la ricerca scientifica intitolata studio Getsemani del dott. Lodolo D'Oria di cui potete leggere il CV sul sito www.proteofaresapere.it sezione "Burnout, psicopatie e antidoti" che da qualche mese pubblica quindicinalmente i suoi articoli. Ho inviato a più siti la mia storia e sta per essere stampata su una rivista didattica; perciò rettificate subito il titolo TOGLIENDO assolutamente MOBBING! Pubblicate per correttezza questa mia mail! Grazie, Anna Di Gennaro Melchiori |