breve di cronaca
Lo sciopero in Emilia Romagna
F.M. - 04-05-2004

LUNEDI’ 10 MAGGIO 2004
SCIOPERO GENERALE DELL’INTERA GIORNATA
DI TUTTO IL PERSONALE DELLA SCUOLA IN EMILIA ROMAGNA


• Contro i tagli degli organici
• Per il ritiro del decreto applicativo della legge Moratti
• Per l’abrogazione della Legge 53

I SINDACATI DELLA SCUOLA VOGLIONO RIVENDICARE

La piena autonomia delle scuole nel definire il piano dell’offerta formativa.
La scuola dell’infanzia generalizzata senza l’anticipo che la destruttura.
Nella scuola primaria sosteniamo il modello del tempo pieno e prolungato come scelta di qualità.
L’istruzione secondaria la vogliamo nazionale, formata da licei, istituti tecnici e professionali e con l’obbligo scolastico almeno fino a 16 anni.
Per gli insegnanti difendiamo il valore della compresenza e la pari dignità professionale contro il tutor, vogliamo programmi ministeriali discussi nelle scuole dell’autonomia, contro l’introduzione del portfolio, e per finire sono necessari la stabilità degli organici e le assunzioni dei precari.


I SINDACATI DELLA SCUOLA ED I CITTADINI
GIUDICANO INACCETTABILE PER LA SCUOLA DELL’EMILIA ROMAGNA
:

- il taglio di oltre 326 insegnanti a fronte di un aumento di circa 11.000 alunni,
- il mancato aumento delle sezioni di scuola dell’infanzia in base alle richieste di frequenza,
- il taglio degli insegnanti di sostegno per l'integrazione degli alunni portatori di handicap,
- la mancata risposta alle richieste di tempo pieno e prolungato per oltre 10.000 famiglie,
- il taglio del personale ATA che mette in discussione il funzionamento delle scuole,
- l’aumento della situazione di pericolo e di non rispetto delle norme di sicurezza nelle scuole.

I SINDACATI DELLA SCUOLA ED I CITTADINI
DENUNCIANO I TAGLI DEGLI ORGANICI E DEI FINANZIAMENTI
,

l’impossibilità di garantire il tempo scuola necessario previsto per legge,
l’annullamento, nei fatti, delle legittime scelte delle famiglie di modelli di scuola a tempo pieno o prolungato,
l’eliminazione dei progetti che assicurano la qualità del servizio scolastico,
la riduzione del tempo pieno nella scuola elementare e del tempo prolungato nella scuola media,
l’eliminazione progressiva di corsi e indirizzi degli istituti tecnici e professionali,
la riduzione delle attività rivolte agli adulti a fronte di un aumento della domanda;
l’annullamento dei processi di integrazione degli alunni nomadi e stranieri.


CGIL Scuola CISL Scuola UIL Scuola




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