I valutatori finalmente...... valutati
Gruppo di lavoro - 20-04-2004
L’articolo di Pietro Lucisano – docente ordinario di Pedagogia sperimentale all’Università “La Sapienza” di Roma, apparso sul n. 2/2003 della rivista “Cadmo – Giornale italiano di Pedagogia sperimentale” diretta da Benedetto Vertecchi - conferma quanto poco il metodo scientifico di ricerca in generale e la scienza docimologica in particolare, abbiano avuto a che fare con l'impostazione e la sperimentazione dei progetti di valutazione, definiti pilota.

Avevamo parlato, all'inizio del nostro lavoro, di valutazione poco valutata ed ora leggiamo l'analisi del professor Lucisano quasi come una conferma ed una risposta alle nostre perplessità.

I progetti pilota, quindi, non superano l'esame: la valutazione su di essi attuata con metodo e rigore, proprio con il metodo ed il rigore della scienza valutativa per eccellenza, ne evidenzia, a dir poco, l'approssimazione, la mancanza di rigore.

Eppure il il Consiglio dei Ministri, ha approvato in prima lettura il decreto sul Servizio Nazionale di Valutazione e così questa valutazione degli apprendimenti sarà estesa a tutte le scuole italiane.

Sicuramente non c'è da stare tranquilli. Come tranquilli non si può essere leggendo le dichiarazioni del Presidente Elias. Anzi, i timori aumentano.

In particolare vorremmo sottolinearne un passaggio, decisamente inquietante:

La valutazione può essere utilizzata per il controllo di gestione, ossia per misurare in modo oggettivo il grado di conseguimento degli obiettivi e per dar corso a eventuali azioni correttive; l’accreditamento, ossia il riconoscimento da parte dell’ente responsabile del sistema dell’idoneità dell’ente erogatore ad assolvere ai compiti affidatigli, la creazione di presupposti oggettivi atti a rendere possibili, tra l’altro, forme di incentivazione/disincentivazione per promuovere il miglioramento continuo degli enti eroganti.

Chi insegna alle superiori, in particolare negli istituti tecnici e professionali, sa che dal buon esito della complessa procedura di accreditamento dipende la possibilità di poter accedere ai finanziamenti del Fondo sociale europeo, per svolgere attività di ricerca e di formazione.

Se il sistema di valutazione nazionale, i cui limiti e la cui inaffidabilità cominciano ad emergere, diventerà un punto di riferimento, un indicatore, dal quale far dipendere il riconoscimento da parte dell’ente responsabile del sistema dell’idoneità dell’ente erogatore ad assolvere ai compiti affidatigli viene inferto al sistema dell'istruzione tecnica e professionale un colpo gravissimo. Prima di quello definitivo.

L'articolo di Pietro Lucisano

VALIDITA’ E AFFIDABILITA’ DELLE PRATICHE VALUTATIVE:A PROPOSITO DEL PROGETTO PILOTA 2

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 Gruppo di lavoro    - 22-04-2004
Interessante il commento di Reginaldo Palermo all' articolo di Pietro Lucisano.