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Propone Angela Napoli
Grazia Perrone - 05-04-2004
(...)"La scuola, come la vedo io, è un organo “costituzionale”. Ha la sua posizione, la sua importanza al centro di quel complesso di organi che formano la Costituzione. Come voi sapete (tutti voi avrete letto la nostra Costituzione), nella seconda parte della Costituzione, quella che si intitola “l’ordinamento dello Stato”, sono descritti quegli organi attraverso i quali si esprime la volontà del popolo. Quegli organi attraverso i quali la politica si trasforma in diritto, le vitali e sane lotte della politica si trasformano in leggi. Ora, quando vi viene in mente di domandarvi quali sono gli organi costituzionali, a tutti voi verrà naturale la risposta: sono le Camere, la Camera dei deputati, il Senato, il presidente della Repubblica, la Magistratura: ma non vi verrà in mente di considerare fra questi organi anche la scuola, la quale invece è un organo vitale della democrazia come noi la concepiamo. Se si dovesse fare un paragone tra l’organismo costituzionale e l’organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell’organismo umano hanno la funzione di creare il sangue (...)". (cfr. discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN) l'11 febbraio 1950)



E’ la stessa Autrice ad attribuirne la valenza di (…)”progetto politico diretto a definire – nella sua completezza – un progetto di scuola in regime di autonomia (…)”. Il tutto condito in “salsa federalista” in virtù del nuovo assetto costituzionale che scaturisce dalle modifiche apportate al Titolo V della Costituzione dalla passata legislatura … che il governo di centro-destra intende accentuare. E sul quale ritorneremo.

Per comprendere appieno la portata storica dello “sconvolgimento” normativo in atto nella scuola (e non solo) è necessario fare esplicito riferimento, in primo luogo, alla legge Costituzionale n. 3 del 18 ottobre 2001 la quale – approvata da maggioranza risicata - ha innovato radicalmente il governo e la gestione stessa del sistema educativo del nostro Paese ridistribuendo la “mappa” dei poteri, delle competenze e delle responsabilità tra i Comuni, le Province, le Città metropolitane, le regioni e lo Stato.

Ovvero agli Enti locali periferici ai quali (alle Regioni … nella fattispecie) viene riconosciuta la potestà legislativa “concorrente” su taluni aspetti – tutt’altro che marginali - della vita sociale del Paese: scuola, sanità, sicurezza pubblica.

Per la scuola tale modifica costituzionale assume aspetti ancor più rilevanti poiché eleva a rango costituzionale il principio giuridico dell’autonomia delle singole istituzioni scolastiche (art. 21 della legge 59/97 e DpR n. 275/99) che – non a caso – sono dirette (art. 21, c. 16 della già citata legge n. 59/97) da presidi … manager.

E’ in questo nuovo e mutevole assetto normativo che proponiamo alla cortese attenzione del lettori la nuova proposta di legge presentata dall’On. Angela Napoli il 26 febbraio scorso.

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