NUNES CARLA ALBERTA - 21-01-2002 |
COME AL SOLITO IL PERSONALE A T A E' DIMENTICATO DA TUTTI, IN PRIMIS DAI SINDACATI, POI SOTTOSEGRETARI, POLITICI MINISTRO ECC. LO SA IL MINISTRO MORATTI QUANTO PRENDONO DI STIPENDIO I COLLABORATORI SCOLASTICI, GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI E LE ALTRE CATEGORIE? LO SA QUANTO LAVORO SVOLGONO E QUANTO GLI CADUTO ADDOSSO CON LA CHIUSURA DEI PROVVEDITORATI AGLI STUDI? NESSUN CORSO DI AGGIORNAMENTO PER GLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI, NESSUNA INCENTIVAZIONE PER IL NUOVO LAVORO, MA FUNZIONI AGGIUNTIVE PER POCH I PER METTERE SOLO MALUMORE NELLE SEGRETERIE. SE FACCIAMO PARTE DELLA SCUOLA PERCHE' I NOSTRI STIPENDI NON DEVONO ESSERE EQUIPARATI AGLI STIPENDI DEGLI INSEGNANTI? IN FONDO NOI FACCIAMO 36 ORE SETTIMANALI, ABBIAMO 32 GG. DI FERIE AL CONTRARIO DI LORO E TUTTI I PROGETTI CHE FANNO LORO LI DOBBIAMO SEGUIRE NOI. GLI INSEGNANTI VENGONO INCENTIVATI E PER NOI E' OBBLIGO FARE IL LAVORO SENZA NESSUNA RICOMPENSA. MI PIACEREBBE POTER PARLARE CON IL MINISTRO MORATTI, DA SOLA PER FARLE CONOSCERE LA NOSTRA REALTA' CHE NEPPURE I CAPI DEI SINDACATI, ESSENDO LONTANI DA AN- NI DALLA SCUOLA CONOSCONO. LORO SI PREOCCUPANO SOLO DEGLI INSEGNANTI E DI NOI CHE SIAMOUNA MINORANZA NON SI OCCUPA NESSUNO'. UNA VOLTA ANDAI A UNA CONFERENZA DI UN MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE A GROSSETO, E DOPO AVERE ASCOLTATO I SUOI DISCORSI SULL'UNIVERSITA', LA SCUOLA MATERNA, LA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA LE CHIESI DEL PERSONALE A T A. VOLETE SAPERE? NON SAPEVA CHE COSA ERA. GRAZIE PER L'ASCOLTO E SPERO CHE IL MINISTRO POSSA LEGGERE QUESTO PICCOLO SFOGO. |
Valerio Marucci - 21-01-2002 |
Condivido pienamente le critiche al progetto Bertagna - che, d'altra parte, sta diventando qualche altra cosa proprio in questi giorni, e questa cosa non sembra migliore - avanzate da Maragliano. Vorrei aggiungere che: 1) il difetto principale della riforma Berlinguer-De Mauro era l'eccesso di spazio "pedagogistico" a svantaggio di una precisa formazione disciplinare; e questo difetto rimane tal quale, o si aggrava, nelle proposte Bertagna-Moratti; 2) il salvataggio dei licei, di cui si parla a proposito delle proposte Bertagna, è puramente formale, non sostanziale: la vitalità dei licei è infatti nella complessità e nell'articolazione critica della formazione, che la riforma dell'Ulivo voleva garantire a tutti gli ordini di scuola, non nella conservazione delle discipline "gentiliane"; 3) non sono d'accordo con Maragliano quando critica l'affidamento della riforma dell'Ulivo agli insegnanti: penso, come lui, che troppi galli a cantare non abbiano fatto l'alba, ma credo che la centralità degli insegnanti nella progettazione della riforma fosse un giusto principio, tra l'altro tradito dai finti "stati generali" della Moratti. Se mai, nelle precedenti commissioni, c'erano troppi burocrati e pochi insegnanti veri. Se gli insegnanti non faranno da traino, nessuna riforma potrà comunque passare, se non di facciata. |