Grazie amici di Forza Italia, ci avete aperto gli occhi!
Elena Miglietta - 10-11-2003

Vi mando il testo del volantino distribuito da Forza Italia a Pieve dopo l’incontro del 29 ottobre, al quale sono stata invitata, che ha visto nascere il Coordinamento in difesa del Tempo Pieno.
Il testo è copiato pari pari compresi gli errori. Eccolo




NON SERVE DIFENDERE IL TEMPO PIENO!!


Le preoccupazioni manifestate dal “Comitato per il tempi pieno” attraverso un volantino, che ha come scopo diffondere disinformazione e malcontento, sono assolutamente destituite da ogni fondamento.
Leggendo con attenzione la Legge 53 / 2003, si evidenzia:

 L’impegno per gli investimenti per la Scuola di euro 8320 Milioni nel quinquennio.
 Lo sviluppo delle tecnologie multimediali.
 La valorizzazione della professionalità dei Docenti e non Docenti
 L’istituzione di un apposito servizio Nazionale di valutazione del sistema d’Istruzione e Formazione.
 Lo sviluppo delle competenze ludico e sportive degli studenti.
 Interventi contro la dispersione scolastica per garantire il diritto dovere all’Istruzione e Formazione.

Per quanto attiene alle principali novità, oltre all’anticipo scolastico che rispetta i ritmi di crescita dei bambini e non solo il calendario solare
è ribadito il monte ore di lezioni obbligatorie da 27 a 30 settimanali, al quale si aggiunge il tempo dedicato alla mensa, lasciando così invariato il modello di Scuola a tempo pieno.

Infine si reintroduce:
l’obbligo di frequenza di almeno tre quarti dell’orario scolastico annuale ai fini della validità dell’anno.
La valutazione del comportamento degli Alunni
Che erano stati completamente estromessi dalle schede di valutazione volute dai precedenti Governi.

Abbiamo quindi un invito caloroso a FARE UNA SCUOLA PIU’ SERIA NEI CONTENUTI E NEI COMPORTAMENTI DI DOCENTI E ALLIEVI, TESA A SUPERARE IL VECCHIO CONCETTO DELLO STATO ASSISTENZIALE

SCUOLA PUBBLICA = PARCHEGGIO

COORDINAMENTO COMUNALE DI FORZA ITALIA DI PIEVE EMANUELE MI.
Cicl. In proprio
Pieve Emanuele 27/10/2003



Un commento

Forse potremmo ritenerlo superfluo, ma voglio sprecare due parole e qualche minuto del mio preziosissimo tempo per chiedere a questi signori come mai tutta Milano è in rivolta quando il Tempo Pieno non è in pericolo, la scuola pubblica è piena di soldi e finalmente potremo toglierci dalle palle quegli studenti che rompono tutto il giorno e non hanno voglia di studiare (a proposito, se li bocciamo noi ci sarà sempre qualcuno dietro di noi che se li dovrà cuccare).
Facciamo “una scuola più seria nei contenuti e nei comportamenti di docenti e allievi”!!
Fino ad oggi a quanto pare ci siamo divertiti un casino, ma ora è giunto il momento di dedicarci seriamente alla scuola, basta con l’assistenza (spesso questi signori ci hanno detto che la scuola pubblica non è un centro sociale), basta con il parcheggio, sviluppiamo le competenze ludiche e sportive dei nostri studenti, facciamoli saltare nei cerchi di fuoco come si faceva una volta.
Ma accidenti, cari amici di Forza Italia, se era tutto così semplice non potevate dircelo prima?


interventi dello stesso autore  discussione chiusa  condividi pdf

 L.Maestri    - 16-11-2003
Cara Elena Miglietta, devi avere la testa piuttosto dura per non aver ancora capito che i motivi per cui sei scesa in piazza sono inesistenti. Non è che per caso sei in malafede?
Comunque, prova a chiarirti le idee leggendo i commenti al decreto legislativo sul sito

www.istruzione.it

Se, nonostante la lettura, insisti nel dire le cose che vai in giro a dire in tutte le scuole di Milano......ti rimane solo Lourdes. Che Dio ti benedica

 Silvana Strazzera    - 25-11-2003
Per il non meglio definito L. Maestri!
Sei davvero convinto/a di ciò che dici? Ti bevi davvero qui "chiarimenti" pubblicati sul sito del MIUR?
Elena ha tremila volte ragione! Questo governo ha un solo e chiarissimo fine: lo smantellamento della scuola pubblica a tutto vantaggio delle scuole private. Ma attenzione, colleghi delle scuole private! Se non seguirete alla lettera i dettami governativi, non rivedrete la storia secondo l'ottica berlusconiana, non produrrete piccoli, obbedienti, inquadratissimi futuri lavoratori, farete la fine che si vuol far fare alla scuola pubblica.
Cordiali saluti, Silvana Strazzera