La piccola Giovanna, morta prematuramente,
ci ricorda,
che spesso non usiamo nč il cuore,nč la mente.
Molti di noi sono troppo impegnati,
a far del male...,
a non amare per non essere amati.
Ciņ che a tanti di noi sopra ogni cosa importa,
č trovare la chiave giusta per aprire quella porta.
Una porta gigantesca e tutta dorata,
attraente al punto da essere idolatrata.
Un oggetto bestiale che colpisce alcune menti,
e trasforma in pietra i cuori di certe illuse genti.
Per essa questi individui senza scrupoli e dignitą,
persino un piccolo angelo sono pronti ad imbrattar.
Lei č salita in cielo con i suoi piccoli compagni,
guardando un pazzo mondo con i suoi ristagni.
Un mondo dove non c'č nč pace, nč sorrisi,
ma violenza e tristezza... su numerosi visi.
Un mondo che non ama pił i nostri bambini,
ma li considera oggetti da esibire ai vicini.
Un mondo che ha perso la propria dignitą,
tanto da distruggere quei ninnoli senza pietą.
I ninnoli di Giovanna, piccolo bocciolo profumato,
che erano lģ, e ricordavano quel visino tanto amato.
Ricordavano lei ed i suoi compagni di scuola,
morti sotto le macerie, senza poter dire una parola.
"Che fastidio ti davano i ninnoli di Giovanna?
Un piccolo esserino che cercava la sua mamma!"
Questo gesto alquanto ignobile e codardo,
ci insegna:
dobbiamo raggiungere lo stesso traguardo.
Dobbiamo impare a riappropriarci di certi valori,
per non far sentire i nostri bambini sempre pił soli.
Giovanna ci ha permesso di ricordare,
che la vita č bella...
e dobbiamo amare..., amare, amare...
Ricordiamoci sempre questo episodio,
soprattutto ogni volta che proviamo odio.